Comunicato stampa
Torre del Greco – Realizzare un cambiamento di rotta nella politica locale. Questa è la volontà dell’area democratica del Pd presentata ai cittadini di Torre del Greco lo scorso mercoledì 19 maggio. Tanti i torresi che hanno aderito alla manifestazione – nonostante la coincidenza dell’incontro con il convegno realizzato da numerose associazioni e cittadini attivi contro la chiusura dell’ospedale Maresca – per conoscere le proposte e gli obiettivi di un gruppo politico che a Torre del Greco ha vissuto momenti burrascosi. A presentare tale realtà, a poche ore dall’inizio del tesseramento del Pd, alcuni nomi di rilievo della scena politica sovra comunale: hanno presenziato all’evento Leonardo Impegno, presidente del Consiglio comunale di Napoli nonché dirigente nazionale del Pd; Antonio Amato, consigliere regionale e Peppe Balzamo, consigliere provinciale, coadiuvati dalla presenza di Salvatore Romano, candidato torrese alle passate regionali con la lista Campania Libera e Vittorio D’Alesio, membro dell’ufficio adesioni tesseramento del Pd. E’ proprio Vittorio D’Alesio ad aprire il dibattito soffermandosi sulla pregevole iniziativa messa in campo dai cittadini di Torre del Greco per evitare la chiusura dell’ospedale cittadino: “Siamo solidali con quanti questa sera, in concomitanza con il nostro appuntamento, stanno lottando per scongiurare il declassamento del Maresca – esordisce lo stesso – è doveroso chiedere ai personaggi autorevoli qui presenti un intervento concreto verso una problema serio che ormai da tempo preoccupa la cittadinanza tutta”. Proprio ad Antonio Amato, è stato chiesto di farsi portavoce di tali disagi presso il Consiglio regionale: “Anche nel settore della sanità e per l’ospedale Maresca è necessario realizzare un concreto risanamento – ha spiegato Amato ai presenti – in grado di abolire le discriminazioni ed i privilegi, ormai eccessivi ed inaccettabili”. “Sappiamo che si parla delle problematiche locali soltanto durante la campagna elettorale – afferma Balzamo sulla scia di quanto affermato dal suo collega – la politica è diventata autoreferenziale, è invece necessario il confronto periodico con i cittadini, la discussione libera, se davvero si desidera realizzare un concreto progetto ed una svolta definitiva, soprattutto per Torre del Greco”. “Anche il mio partito ha commesso degli errori, in tutti i livelli istituzionali – conclude lo stesso – l’area democratica vuole invertire questa tendenza attraverso un processo graduale che dia la possibilità ai torresi di appassionarsi nuovamente alla politica”. Molti sono i cittadini che si sono allontanati dal Pd proprio a causa delle continue discussioni e delle fratture interne: bisogna quindi ricostruire un gruppo politico, ringiovanendolo, conservando le tradizioni dei grandi partiti popolari del passato, ma proiettandosi in progetti futuri. Allo stesso modo Leonardo Impegno ha sottolineato l’esigenza di una trasformazione da intraprendere attraverso un nuovo modo di fare politica: “Bisogna uscire dagli schemi classici e comprendere che il Pd non è la somma dei vecchi partiti di sinistra. Piuttosto che rimuginare sugli errori passati è necessario chiedersi perché Berlusconi continui a governare – spiega il presidente del Consiglio comunale di Napoli – la risposta sta nel fatto che il Pdl è un partito forte, che riesce a preservare l’unità anche nei momenti di crisi, insomma quello che manca al Partito democratico”. L’area democratica a Torre del Greco quindi si propone di realizzare i presupposti per una partecipazione libera di tutti i cittadini alla vita politica: “ Non vogliamo mettere in discussione gli equilibri del partito, bensì porre il cittadino in cima all’agenda politica – sostiene Salvatore Romano, che dopo l’esperienza elettorale regionale ha trovato una naturale collocazione ideologica nel Pd – credo che il mio ingresso in questa squadra possa rappresentare realmente una risorsa in più, anzi sono certo che con il vostro sostegno otterrò le stesse possibilità di chi milita in questa realtà da molto tempo”.
M. Lucia Scuotto