Niente più “omaggi” alle famiglie dei boss di corso Garibaldi

Ora che il mese di novembre volge al termine, possiamo dire, più che mai, che la festa tanto attesa dai cittadini torresi è ormai alle porte. Da anni, infatti, la leggenda che ruota attorno alla figura dell’Immacolata secondo la quale ella avrebbe fermato la lava vulcanica di seguito all’eruzione dell’8 Dicembre 1861, attira sempre più fedeli che accorrono da qualsiasi parte d’Italia per prostrarsi dinanzi alla Madonna.
Da quel giorno è diventata una ricorrenza realizzare un carro, con l’ausilio di carpentieri e artisti, per la processione della venerata immagine dell’Immacolata per le strade cittadine. Alla luce di quanto detto, anche quest’anno il rito seguirà gli stessi canoni di sempre ma con una notevole differenza: niente più “inchini” dinanzi alle abitazioni dei boss e nessuna deviazione. La processione seguirà le tappe previste dal prelato e non imposte dai malavitosi. Tutto ciò è stato reso possibile grazie agli interventi delle forze dell’ordine che, in questo ultimo periodo, hanno notevolmente dimezzato il numero di boss presenti sul territorio e nello specifico nel rione di corso Garibaldi dove per anni il carro dell’Immacolata ha reso “omaggio” alle famiglie dei malviventi. Dunque possiamo dire “addio” al potere del clan Falanga, e di molti altri, che riusciva, addirittura, a fare in modo che le luminarie arrivassero fino a “giù a mare”, per consentire il passaggio del carro anche in quelle zone.
Alessia Rivieccio

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