
Ci risiamo, Conte in un certo senso l’aveva anticipato: il Napoli è di nuovo in crisi, quarta ‘batosta’ in campionato! Se si vuole vincere il titolo – è la ‘storia’ che lo dice! – siamo già , nel solo girone d’andata – ad una quota di sconfitte vicina al massimo… Ci può stare perdere con il Milan, e anche con il Bologna, ma uscire scornati dalle partite con il Torino e con l’ Udinese no, questo ad una squadra come il Napoli non è consentito! Sì, l’ormai trita canzone degli infortuni, dei troppi incontri ravvicinati, la possiamo ancora cantare, ma essere letteralmente “asfaltati” da una squadra come quella friulana (tanti ‘ragazzotti’ semisconosciuti, solo forti fisicamente ed un unico ‘vero’ giocatore – Zaniolo, inarrestabile e dominante durante l’intero incontro) non si giustifica in alcun modo.
Conte ha le sue chiare responsabilità , evidentemente c’è ancora qualcosa che non funziona nel gruppo-squadra. Ad esempio, è palese che Politano, da quando non viene più schierato dal primo minuto di gioco, titolare fisso, è un altro giocatore, spento e poco reattivo! E poi, perché non puntare su Vergara, giovane e fisicamente “non stanco”, per cercare di limitare il prorompente Zaniolo? Elmas e lo stesso Mc Tominay non è che stessero facendo sfaceli a centro campo. Il Napoli porta ancora appuntato sul petto – con orgoglio – il suo scudetto, non può uscire dal campo a testa bassa, (solo un paio d’azioni pericolose in novanta e passa minuti!) consapevole della ‘figuraccia’ che ha rimediato sul terreno di gioco. C’è un vecchio adagio, ancora valido, che voglio ricordare: “Meglio un asino vivo che un dottore morto”. Se tra i titolarissimi del mister c’è qualcuno che proprio è ridotto alla frutta, meglio, molto meglio, lasciare spazio a chi fino a questo momento ha tolto solamente la polvere dalla panchina!
Ernesto Pucciarelli