Deiulemar-Shipping-Targa

Crac Deiulemar, si è svolta ieri in Cassazione l’udienza che i soci della Deiulemar Spa avevano fatto ricorso contro il fallimento della Società di fatto. Erano i primi di agosto quando la corte d’appello respinse il ricorso contro il fallimento della Società di fatto, il verdetto era stato accolto dai 13 mila risparmiatori della Deiulemar Compagnia di Navigazione come più di una speranza per recuperare gran parte degli oltre 700 milioni di euro investiti nella società armatrice che aveva sede in via Tironi. Il giudice della corte d’appello di Napoli, Ugo Candia, sembrava aver chiuso la partita dopo circa due anni di tribolazioni. I rappresentanti del comitato dei creditori e i legali degli obbligazionisti pensavano che così si poteva procedere alla definitiva ottenimento dei beni sequestrati alle tre famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo: “Tutto ciò che era di proprietà degli armatori – scrivevano all’ora gli avvocati e i risparmiatori su Facebook – potrà essere venduto per fare cassa in favore degli obbligazionisti. Il rigetto del ricorso rappresentata la svolta più importante per il recupero dei soldi”. Ora è tutto da rifare. Bisognerà aspettare l’esito del giudizio della Cassazione in merito al fallimento della Società di fatto (tra due mesi) prima di gridare vittoria. Contemporaneamente, a Torre Annunziata presso il Tribunale Fallimentare, si è tenuta l’udienza presieduta dal dottor Massimo Palescandolo alla quale si sono presentati la Curatela ed il Comitato dei Creditori. Una seduta collegiale (che si preannuncia calda) Comitato dei Creditori e Curatori per tentare di ripianare o sanare la frattura esistente. Il Collegio, ascoltati in aula i Curatori Fallimentari ed i componenti del Comitato dei Creditori, si è riservato la decisione per i prossimi giorni.