“Apprendiamo con stupore che l’AIAP di Torre Del Greco, dopo aver tanto insistito verso l’Assessore al ramo per vedersi assegnata la realizzazione della mostra presepiale, non sia stata in grado di organizzarla”: è quanto dichiara al nostro giornale Michele Langella di Direttore artistico dell’evento Sulle orme del Sammartino.
Presepe-Cristofaro-Russo

Aggiunge: “…In questo modo si sviliscono le capacità artistiche di un’intera città,…, costringendo gli artisti locali ad emigrare verso mostre nazionali e internazionali. Purtroppo la città non appare in grado di dare continuità a tutti quei progetti di rilevante interesse artistico-culturale, capaci di elevare l’afflusso turistico e il rilancio economico cittadino, vanificando il lavoro delle primarie edizioni di tali eventi, sprecando inutilmente i soldi (pubblici), in quanto non innestato in una vasta e programmata offerta culturale”.
Per saperne di più abbiamo visitato per voi lettori la riuscitissima VI edizione di Maestri in Mostra di Villa Fiorentino a Sorrento, e scopriamo con orgoglio che ben un terzo degli artisti in mostra ha origini torresi. Peccato che soltanto sette si presentano come AIAP Amici del Presepe di Torre del Greco ed i restanti 14 come espositori autonomi. Per indagare questa anomala “diaspora frammentata” intervistiamo il Maestro corallino Francesco Avano dell’AIAP che ci confessa: ”Seppur questa mostra rappresenta un vero successo di pubblico per Sorrento e per noi espositori, mi duole ammettere che Torre del Greco avrebbe meritato un evento presepiale cittadino autonomo. Purtroppo questo non ci è stato possibile, considerate le numerose difficoltà tecniche ed anche la netta diminuzione del numero dei soci negli ultimi anni”. Il tutto si traduce in un grande successo individuale per gli artisti ed una netta sconfitta per la città e per la promozione delle sue eccellenze. Ancora una volta a farla da padrone una serie di dissidi interni e difficoltà gestionali dell’AIAP e dell’Amministrazione comunale che portano all’ennesimo nulla di fatto.
A questo punto vestiamo i panni di un turista che intendesse visitare le bellezze presepiali della nostra città e scopriamo che la prima grossa difficoltà è capire dove e quando può ammirarle, come arrivarci, dove parcheggiare (nessun programma unico né sito istituzionale, ogni anno le mostre si fanno in luoghi e modalità diverse, senza alcuna periodicità, e senza creare alcuna attesa sull’evento). Superata la prima difficoltà decide di acquistare un manufatto con le dovute garanzie fiscali e di qualità. Inizia qui l’odissea, tra intermediari poco chiari e loschi che davanti alle vetrine ti parlano di prezzi esorbitanti e di artisti sconosciuti, trasformando talvolta i cataloghi delle mostre nei consigli per l’acquisto e dimenticando la differenza tra arte ed artigianato e soprattutto tra mostra e fiera. Pertanto dispiace notare come il presepe, messaggio di fede e speranza, si trasformi troppo spesso in oscuro sottobosco di affari e dubbia morale, ben lontano dai valori cristiani ed etici che dovrebbe incarnare: il Mistero della nascita di Cristo Gesù.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 16 dicembre 2015