New York – E’ di qualche giorno fa la notizia che, nella città di New York, sui certificati di nascita si potrà scegliere fra tre opzioni: oltre ai classici maschi e femmina, c’è ora la possibilità di scegliere ‘Gender X’ (ovvero, l’appartenenza a uno dei due sessi dal punto di vista culturale e non biologico).

Da oggi in poi, chi non si sente né maschio né femmina potrà cambiare il suo certificato senza l’autorizzazione del medico o l’esame psicologico finora previsti. Anche alla nascita (non si capisce come, visto che i neonati non parlano e quindi non possono esprimere le loro preferenze, nda), i genitori potranno scegliere per i propri figli neonati.

Ovviamente, esultano le associazioni dei transgender e quelle Lgbt, ma non mancano le critiche – alle quali noi de La Torre ci accodiamo – di chi teme che così si crei confusione: “Si apre la strada ad abusi e problemi di tutti i tipi”, denuncia Robert Holden, consigliere comunale democratico.
In Italia come sarebbe presa la notizia se il governo decidesse per legge di istituire il sesso Gender X? Crediamo non proprio bene.