La sua parola è sacra: così si presenta, nelle prime puntate della stagione finale di Gomorra V, Vincenzo Garignano, alias “o galantommo” che controlla da anni l’arrivo dei carichi di droga nel vesuviano nonché boss di una piccola località all’ombra del Vesuvio. La sua parola è tanto sacra da costargli la vita al cospetto del boss di Secondigliano. Infatti, la sua condanna a morte viene scritta quando “osa” dire di no a don Gennaro Savastano che “tanto gentilmente” gli chiedeva di stare “alla sua ricca tavola”.

A vestire queste vesti è Antonio Ferrante, noto attore del panorama italiano e new entry nella fortunata serie giunta alla quinta stagione.

Un incontro, quello tra i due, che si chiude con la scena durante la quale ‘o galantommo urina segnando il confine tra i due proprio sotto il sorriso beffardo di Savastano: una scena, questa, che ha tanto destato scalpore sui social e tra gli spettatori.



Non è stato un personaggio durato molto, quello di “o galantommo”: muore proprio in strada, vittima di un raid a mano armata comandato dal boss di Secondigliano. Il set, per questa scena, è stato Ottaviano, comune alle falde del Vesuvio: il personaggio, che tanto ha intrigato i fans e la cui morte adesso scatena l’ira della moglie che si è alleata con Ciro l’immortale per sete di vendetta, si ferma prima in piazza Piediterra dove emerge il suo ruolo tra gli abitanti e dove gli viene consegnato un omaggio, per poi essere “giustiziato” nella vicinissima via Fontana.