Il 18 giugno 2015 spariva nel nulla, senza più dare traccia di se, Giuseppe Di Meglio, giovane psicologo di Torre del Greco. A due anni da quella data, l’associazione Penelope (s)comparsi Campania, con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello, organizza il convegno “Io come Giuseppe: analisi delle dinamiche di una scomparsa”.

L’appuntamento è per stamattina, sabato 17 giugno, nell’aula consiliare di palazzo Baronale con inizio fissato alle ore 10. Qualificato il parterre che ha aderito all’iniziativa, che sarà aperta dalla vicepresidente di Penelope (s)comparsi Campania, Marialucia Mennella, che spiegherà le ragioni dell’iniziativa.

A seguire gli indirizzi di saluto: per l’amministrazione comunale saranno portati dagli assessori Angela Laguda e Salvatore Quirino; previsti poi quelli del deputato Arturo Scotto e del consigliere regionale Loredana Raia.



Quindi gli interventi, che saranno aperti dalla portavoce nazionale di Penelope (s)comparsi, Elisa Pozza Tasca, che parlerà de “Il ruolo delle associazioni e della società di fronte al fenomeno delle scomparse”. Quindi nell’ordine la psicologa, psicoterapeuta, psicologa d’emergenza e referente in Campania dell’associazione “Psicologi per i popoli”, Mariagrazia Santucci, che tratterà l’argomento “Ti cercherò per sempre: aspetti psicologici dell’attesa e della ricerca”; il responsabile operativo del servizio TAS (topografia applicata al soccorso) del comando provinciale dei vigili del fuoco di Napoli, Lucio Landinetti (“Ricerca a persona, il ruolo dei vigili del fuoco e la sinergia con gli altri enti e corpi di Stato”); la sociologa e criminologa forense Maria Gaia Pensieri (“L’evoluzione del fenomeno delle persone scomparse e la ricerca delle cause”); l’avvocato penalista e legale della famiglia Di Maio, Gennaro Imbò (“Il ruolo dell’avvocato in una scomparsa: le indagini preliminari e le novità legislative sulla Banca Dati del Dna”).

A concludere la giornata la testimonianza del fratello di Giuseppe, Andrea Di Meglio.