Cercola – “Fino a un mese fa realizzavamo tutù e abbigliamento per donna, ma a causa del Coronavirus la produzione è ferma da più di un mese”. A raccontare la sua storia è Maria Cira lacomino, ballerina e coreografa, proprietaria dell’azienda Palcoscenico,  che continua: “Ho fatto sanificare i locali e siamo tornate in fabbrica a lavorare per quest’oggetto che ora ci può salvare la vita”.

L’imprenditrice, con il suo gruppo di sarte, Pina, Maria Rosaria, Rosaria ed Anna che lavora nell’amministrazione, si è rimboccata le maniche ed ha riaperto la fabbrica per produrre le introvabili mascherine in tessuto idrorepellente (TNT) a prezzi bassi.

“Produciamo 700 mascherine al giorno, mentre prima in un giorno riuscivamo a creare un solo tutù, che è costume molto elaborato. Realizzare le protezioni – prosegue Maria Cira – ci gratifica tanto, le sarte sono così fiere del proprio lavoro. Le prime mascherine prodotte le abbiamo donate ai comuni di Ercolano, Cercola e San Sebastiano”.



Ma non è tutto: “La produzione – continua la titolare – dice a breve si allargherà alle protezioni chirurgiche, non appena riusciremo ad ottenere le autorizzazioni. Infatti, le mascherine chirurgiche richiedono un processo produttivo più complesso, oltre alla realizzazione devono subire anche un processo di sterilizzazione. Per i permessi mi sono affidata a un perito tecnico e spero di iniziare quanto prima”.

L’imprenditrice, per non rischiare il fallimento ha convertito, quindi, la produzione. “Sul territorio l’azienda esiste da sette anni – prosegue Maria Cira -, in questo periodo dell’anno realizzavamo costumi per i saggi delle scuole di danza, che naturalmente ora sono stati rinviati. Non potevo veder morire la mia azienda senza far nulla!”.

Maria Cira è anche un’insegnante di danza ed ha una scuola ad Ercolano, conosce bene il settore e le sue dinamiche ed a tal proposito fa delle riflessioni sull’attuale stato di crisi: “È difficile che a settembre le scuole di danza riapriranno, forse si recupererà a dicembre, ma per ora non si sa nulla. Il settore non è stato toccato dai decreti, le scuole di ballo sono state dimenticate. Per ora si lavora con le lezioni online, ma per quanto può durare? Serve un programma di interventi per non far morire quest’arte: la danza”. Sito internet www.palcoscenico.eu