Dal primo aprile nuove tariffe: i prezzi e le proteste dei pendolari

A mobilitare i giovani campani in questi giorni è l’aumento dei biglietti di UNICOCAMPANIA. Da domani 1 aprile aumenterà il costo dei biglietti a seconda delle fasce, il tutto a scapito nei numerosi studenti pendolari che ogni mattina utilizzano i trasporti pubblici. Gli aumenti, che vanno dai 10 ai 50 centesimi, moltiplicati ovviamente per mesi ed anni costituiranno un peso in più sulle spalle delle famiglie. Ad esempio se il costo del biglietto da Torre del Greco per Napoli attraverso la Circumvesuviana era di 1,80 euro, questo biglietto costerà 2,10 euro, mentre l’abbonamento mensile passerà da 48 euro a 54 euro; se per raggiungere invece l’università di Salerno il costo del biglietto E5 era di 3 euro, dal primo aprile questo biglietto costerà 3,30 euro, l’abbonamento mensile passerà invece da 67 euro a 84,20 euro ( o 72,60 euro per il mensile Trenitalia ).
Nuovamente la crisi e i tagli vanno a gravare sulle spalle dei cittadini, e mentre Trenitalia ringrazia per la scelta, i pendolari, che non hanno altra scelta, sono sempre più insoddisfatti per i numerosi disservizi delle ferrovie: ritardi, soppressioni di corse senza preavvisi, guasti continui, scarse condizioni igieniche. E adesso con l’aumento delle tariffe è il caso di dire che oltre al danno c’è anche la beffa. I cittadini non abbassano la testa, partono gli scioperi che chiamano in piazza i lavoratori del settore trasporti e i numerosi pendolari: domani 1 aprile, data di entrata in vigore del nuovo piano tariffario, è prevista una mobilitazione che partirà da Pagani per arrivare a Napoli, il 9 aprile invece a Piazza Garibaldi numerosi giovani si uniranno per scioperare contro il precariato, contro l’aumento dei biglietti e contro i tagli ai trasporti. 

Carolina Esposito