È tempo di lavoro e sudore non solo per quelli in campo, ma anche per il neo tecnico Alfonso Pepe ed il suo staff. Nell’amichevole con la Scafatese, non è ad esempio passato inosservato quel cambio modulo a partita in corso, dal 4-2-3-1 di partenza al 3-4-1-2, necessario per vivacizzare un attacco che vedeva Senè troppo Alfonso-Pepe-allenatore-Turris

isolato. “Sì, stiamo lavorando sui diversi moduli – afferma Pepe-, ma poi è il campo a dirci quali sono le soluzioni migliori da offrire ai calciatori. Con la Scafatese, ad esempio, ho visto che la squadra era in difficoltà, era troppo bassa con il modulo di partenza (4-2-3-1) e quindi siamo passati alle due punte, agli esterni alti che davano ampiezza e abbiamo trovato dei vantaggi. Ripeto, cerchiamo di trovare quelle soluzioni, studiate in settimana, per risolvere le difficoltà in partita”. “Bisogna comunque considerare che è un periodo di ritiro – ha sostenuto ancora il tecnico salernitano-, le gambe sono appesantite, eravamo reduci da un’amichevole qualche giorno prima, quindi è normale che la squadra non sia ancora brillante. Ma io sono contento, i ragazzi sono proiettati al lavoro, al sacrificio, ad aiutarsi, a fare bene e giocano con determinazione”. Per il tecnico salernitano, però, la squadra non è ancora completa: “Dobbiamo rimpinguare questa rosa che ha ancora qualche lacuna. Speriamo che il direttore, insieme al presidente, ci faccia qualche regalo dopo Ferragosto, quando i giocatori abbasseranno le pretese. Cosa serve? Un difensore come alternativa ai tre o ai quattro, un attaccante da affiancare a Senè ed altri due-tre under con urgenza, soprattutto due ’97. Quelli che servono al caso nostro, comunque, sia under che over, sono stati già individuati”.
Andrea Liguoro