TURRIS

Carotenuto 6.5: Solo un infortunio alla spalla ha fermato il giovanissimo portiere. Perfetto nelle poche gare disputate, perderlo è stato un gran peccato.
Della Corte 6.5: Portiere di navigata esperienza, ha trasmesso sicurezza all’intero pacchetto arretrato.
Prete 5.5: Un campionato tutto sommato dignitoso, ma quell’incertezza di Lanciano pesa ancora come un macigno.
Braca 6: La sufficienza è la perfetta media tra un avvio da campionato sciagurato e un finale strepitoso, quasi sempre da migliore in campo.
Del Nunzio 6.5: Professionista serio, parte più volte dalla panchina mostrando grande spirito di squadra. Quando chiamato in causa è sempre utile. Lascia la squadra a poche partite dalla fine per motivi personali.
Mariniello 6.5: Giocatore d’altra categoria, con un Braca in grande forma ha guidato una delle coppie centrali difensive più forti della Turris degli ultimi anni.
Montariello 5.5: L’impegno non si discute, ma, quando impiegato, il giovane terzino non ha sempre destato
affidabilità.
Moscarino 6.5: Puntuale ed efficiente, ottimo campionato per il terzino under.
Rea 6.5: Stesso discorso di Moscarino, giovane di sicuro affidamento.
Coppola 5: Protagonista in negativo nel ritiro pre Lanciano, il mediano torrese quest’anno ha lasciato davvero un brutto ricordo.
D’Ambrosio 5.5: Viene sempre meno nelle partite che contano, macina chilometri sulla fascia ma non lascia mai il segno.
Della Ventura 5: Giunto a Torre con ben altre aspettative, non ha dato quella marcia in più al centrocampo. Assieme a Coppola ha scosso in negativo lo spogliatoio prima della finale di Coppa Italia.
Iovene 8: Classe ’92, migliore in assoluto. Corre come un forsennato, suda sempre la maglia e soprattutto tra campionato e Coppa realizza oltre 15 gol.
Marzocchi 5.5: Piede vellutato e doti tecniche da serie superiore, ma dall’ex Messina ci si aspettava ben altro. Infortunatosi ad aprile, di lui si sono perse le tracce.
Polverino 6: Prima a centrocampo, poi terzino, poi centrale di difesa e poi di nuovo a centrocampo. Il più sacrificato dell’organico, piedi buoni, ma a Terni si lascia ipnotizzare da Scuffia.
Vacca R. 6: Sufficiente il contributo del giovane centrocampista. Citro e Vacca E. senza voto
Contino 5: Se non fosse per quella decina di gol che ha realizzato il voto sarebbe di due punti più basso. Evanescente, scarico ed irritante.
Russo 7: Anima della squadra. Oltre ai gol si carica la squadra sulle spalle. L’unico a non perdere la calma dagli 11 metri nella finalissima contro il Rimini.
Teta 5.: Impiegato col contagocce, avrebbe potuto lasciare il segno portando in vantaggio la Turris ai rigori.
Secondulfo s.v. Mandragora 5: Di sicuro sventolerà ai quattro venti il raggiungimento degli obiettivi che gli aveva chiesto la società, cioè di arrivare fino in fondo in Coppa e in campionato con i play off. Ma perde due finali, senza mai riuscire a dare un’anima e soprattutto un gioco alla Turris. Prima di Lanciano perde come una ‘matricola’ del calcio il polso della situazione nello spogliatoi.
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 29 giugno 2011