La scheda

(a) Torre del Greco – I tappeti in erba sintetica hanno trovato negli ultimi anni una sempre maggiore diffusione in sostituzione dei manti erbosi. Le ragioni di fondo che hanno promosso l’impiego dell’erba artificiale nel mondo del calcio sono molteplici. In primis, i costi della manutenzione ordinaria quasi azzerati: gli unici interventi di manutenzione, infatti, sono lo spazzamento del tappeto dalle foglie e l’innaffiamento. Seminare, potare, concimare l’erba, dunque, non sono più operazioni da svolgere con evidenti vantaggi in termini di tempo e denaro. Sull’erba sintetica le partite sono sempre disputabili nelle stesse condizioni ottimali. Infatti, mentre l’erba naturale dopo trecento ore circa a stagione cede, l’erba sintetica permette di disputare partite ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. In caso di pioggia, il campo da gioco in erba sintetica presenta un drenaggio perfetto e la siccità non incide sulla qualità del manto erboso: niente più pozzanghere, fango o aree di gioco spelacchiate. Altri vantaggi sono il colore sempre verde del tappeto in tutte le stagioni, rispetto dell’ambiente ed un gioco più veloce che esalta le qualità tecniche dei calciatori. Sulla fruibilità di tali tappeti, l’ attuale generazione dei calciatori, cresciuta sui campi in erba naturale, ha qualche perplessità in merito alla traumatologia che si presenta su tale superficie di gioco, mentre diverso è il parere dei giovani calciatori, più abituati al sintetico e quindi più disposti ad apprezzarne i vantaggi. Per quanto attiene la durata dei campi sintetici, mancano previsioni certe, tuttavia la stima è di otto- dieci anni. L’installazione di un campo sportivo in erba sintetica dura mediamente dalle tre alle sei settimane. A seconda della disciplina sportiva e dell’impiego, si sceglie un determinato tipo di fondo, di materiale utilizzato per la sabbiatura (sabbia, gomma) e di fibre sintetiche. In linea di massima, il processo d’installazione può essere descritto in quattro passaggi: scavare il terreno, applicare un substrato permeabile, srotolare i rotoli di erba sintetica e installarli, sabbiatura con sabbia e/o gomma. Esistono varie generazioni di sintetico: le migliori sono la terza e la quarta. Quest’ultima sembra quella che in assoluto rappresenta la miglior imitazione di un campo in erba naturale.
Andrea Liguoro
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea La Torre 1905 in edicola il 4 febbraio 2009