Pensieri liberi – E’ vero: queste ultime partite di campionato hanno un senso soltanto per quelle squadre che hanno ancora degli obiettivi da raggiungere, di alto livello (vedi scudetto e qualificazioni alle competizioni europee), o molto più modesti, come la non-retrocessione in serie cadetta, che per non poche compagini costituisce, però, traguardo notevole, quasi equivalente alla conquista del titolo nazionale (lo ‘scudetto’ dei poveri).

Per il Napoli, in campionato, più nessuna meta da raggiungere: qualificazione per l’Europa League già messa al sicuro con la conquista della Coppa Italia, impossibile la Champions, permanenza nella massima serie mai messa in discussione, nemmeno nel periodo più buio conclusosi con l’esonero del pur indiscutibilmente valido mister Carlo Ancelotti. E allora, che facciamo quando giocano gli azzurri? Cambiamo canale e ci sorbiamo, per la milionesima volta, il solito film interpretato magistralmente dall’immenso Totò, oppure optiamo per la visione di una spettacolare “scazzottata” di Bud Spencer? Indirizziamo la nostra scelta verso il classico “polpettone” di ispirazione mitologica?

Niente affatto: il Napoli ha motivazioni da vendere per onorare ancora al meglio quest’ anomala stagione calcistica! In primis, i giocatori che vestono la casacca azzurra devono dimostrare di credere nel “progetto-Gattuso”, il quale da quando è subentrato a Carletto nella conduzione della squadra ha sostanzialmente fatto capire quanto segue: a) non è venuto all’ombra del Vesuvio in gita di piacere, crede fermamente in questa squadra e ha in mente un tipo di gioco che le consentirà di crescere nel prossimo futuro; b) la rosa di cui dispone è valida nella sua interezza, al massimo Rino ha bisogno di un paio di innesti per rimpiazzare quelli che, inevitabilmente, voleranno verso altri lidi e poi se la gioca con tutti!



Abbiamo, volutamente, lasciato per ultimo l’obiettivo più prestigioso ancora alla portata degli azzurri: il passaggio ai quarti di finale della Champions. Il Barcellona è sempre lo squadrone che tutti temono in Europa ma, ultimamente, non appare più ostacolo insormontabile. Ecco perché è importantissimo continuare a tenere sulla corda l’intera rosa della squadra partenopea: le partite del campionato, specialmente se ben giocate, servono a mantenere alta la concentrazione in vista di “quella” partita contro gli spagnoli che potrebbe schiudere agli azzurri orizzonti fino a poco tempo fa soltanto sognati.

Per concludere, qualche accenno all’incontro giocato nella serata di ieri nel solito San Paolo, mestamente deserto, avversari i volenterosi ragazzoni dell’Udinese, che si stanno impegnando con lodevole applicazione per non farsi invischiare nella lotta per la retrocessione nella serie cadetta. Non sono stati molto fortunati, i calciatori in maglia bianconera: obiettivamente, almeno un pareggio l’avrebbero meritato! E invece, proprio allo scadere dell’ultimo minuto di gioco, un’invenzione di Politano ha vanificato i loro sforzi. Sia ben chiaro: il Napoli non ha rubato nulla, sul piano del gioco il predominio degli azzurri è stato netto, indiscutibile. I consueti errori nelle conclusioni, però, un pizzico di scarsa concentrazione, avevano consentito ai friulani di restare in partita e, nel finale, di poter anche aggiudicarsela.

E’ risaputo: vincere aiuta a vincere, mantiene alto il morale della squadra, rafforza l’autostima. per cui siamo ben lieti del più che positivo risultato con il quale s’è conclusa la partita di ieri sera, ritenendolo di buon auspicio in prospettiva della missione, non più “impossibile”, in terra di Spagna.
Ernesto Pucciarelli