Sembrava che fosse finita… A pochi minuti dal termine dell’incontro, a San Siro, l’Inter di nuovo in vantaggio, mentre il Napoli, nonostante l’impegno encomiabile, non riusciva a mettere alle spalle del portiere ducale quel “golletto” che sarebbe servito a mantenere il vantaggio sui nerazzurri… Pali, traverse, un rigore grande come una casa annullato dal Var per un presunto (molto presunto!) fallo di Simeone nel contrasto a centro campo, dopo il quale s’era verificato l’episodio che aveva indotto l’arbitro in campo a decretare il penalty.

“E va bene, è destino che debba andare così” – pensavano i supporter partenopei. “D’altra parte, noi stavamo lì non per vincere lo scudetto, ma solo per dare fastidio, l’ha sempre detto Conte…”, si consolavano i rattristiti tifosi azzurri. E invece, ecco l’ultima magia che si verifica in questo pazzo campionato: viene fischiato un rigore a favore della Lazio, non annullato dal Var, e Pedro, il migliore in campo per il Napoli, anche se vestito di altri colori (quelli biancocelesti) mette a segno la sua seconda rete, riportando l’incontro in parità.



Rimane, pertanto, quello striminzito, ma importantissimo, punticino a mantenere il Napoli davanti all’Inter. Giovedì prossimo, oppure in altra data, l’ultima di campionato: volete che gli azzurri, perquanto stanchi e a “corto di benzina”, al ‘Maradona’, spinti dal tifo senza posa dei loro impagabili tifosi, non facciano un sol boccone del Cagliari? Amen, sono certo che andrà proprio così! E dopo, si aprano le danze, i meritati festeggiamenti per la conquista del quarto (per adesso) agognato scudetto!
Ernesto Pucciarelli