
Il Cagliari rappresenta, da sempre, un ostacolo non facilmente superabile… I sardi, non ne conosco le ragioni, quando incontrano i partenopei s’impegnano con maggiore foga, danno il meglio, lottano strenuamente… Anche sabato sera, al “Maradona”, la storia s’è ripetuta.
Tutti gli undici isolani schierati in campo, costantemente dietro la linea del pallone, compatti, attentissimi, nessuna sbavatura in difesa. Le rare volte in cui il Napoli è riuscito a superare la “linea Maginot” rossoblù, ci ha pensato un ottimo Caprile a neutralizzare i tentativi dei campioni d’Italia. Se aggiungiamo che i Campioni, sabato sera, non erano in grande spolvero, ma tutti apparivano poco reattivi, lenti ed impacciati, si spiegano ancor meglio le difficoltà incontrate durante la partita. Il primo tempo, meglio dimenticarlo, praticamente il nulla… Nella ripresa, un po’ meglio, ma anche i cagliaritani si sono dimostrati ancora più in palla e hanno varie volte superato la metà campo con rapide incursioni.
E’ vero che Meret non è stato mai impegnato, ma si sa come vanno certe partite: prendi il ‘golletto’ e buona notte al secchio! Gli avanti partenopei avevano le polveri bagnate. Lucca, un pesce fuor d’acqua, tanto che Conte l’ha sostituito con un ragazzino all’esordio: il volenteroso Ambrosino, giocatore “fatto in casa”.
Però, un merito agli azzurri va riconosciuto: non hanno mai mollato, attaccando con tenacia per tutta la ripresa, e quando ormai tutti c’eravamo rassegnati allo squallido 0 a 0, ecco che l’appena subentrato Buongiorno s’inventa assistman per l’attento Anguissa, che insacca, facendo esplodere di gioia il “Maradona” ed i milioni di fans partenopei incollati agli schermi dei loro televisori. Che dire, meglio, sicuramente meglio che sia andata così, ma anche il pareggio non sarebbe stato un dramma. Siamo agli inizi del campionato e accade spesso che le squadre “piccole” (hanno sistemi di preparazione diversi, partono a mille per sorprendere, per mettere nel granaio punti che saranno utili quando verranno i tempi bui!) sgambettano le grandi. Ne sa qualcosa l’Inter che lunedì sera ci ha rimesso le penne a San Siro, contro la sorprendente Udinese!
Ernesto Pucciarelli
