Campania – Ultima novità nel campo della prevenzione dei tumori al colon. Innovazione nell’esecuzione della colonscopia. Capofila Il Pascale di Napoli e l’Asl di Cerreto Sannita.

E’ stato eseguito, per la prima volta nel Sannio, un esame di endoscopia capsulare: metodo innovativo e sicuro, complementare alla colonscopia tradizionale, che viene effettuato tramite l’ingestione di una video capsula, dalle dimensioni di un antibiotico tradizionale, capace di esplorare e visionare sia il piccolo che il grande intestino.

L’indagine è stata effettuata presso l’ambulatorio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del presidio Asl di Cerreto Sannita dalla dottoressa Rosamaria Bozzi su una paziente di 63 anni nell’ambito dello screening del colon retto promosso da questa Azienda.



“Si tratta di un metodo innovativo e per niente invasivo – ha dichiarato Bozzi – che viene effettuato su classi di pazienti selezionati. Nel caso esaminato a Cerreto, la colonscopia era risultata incompleta fino alla fessura epatica rendendo necessaria un’ulteriore valutazione con l’esame di video capsula con la quale abbiamo visionato i restanti tratti dell’intestino non esplorati e non esplorabili con la colonscopia tradizionale. Al di là della preparazione intestinale che viene ottimizzata, attualmente rappresenta un’analisi complementare alla colonscopia tradizionale laddove quest’ultima non possa essere effettuata oppure risulti inefficace per particolari anatomie del paziente o per particolari patologie”.

Il tipo di capsula utilizzata è l’ultima lanciata sul mercato; misura 31×11 mm, come un antibiotico tradizionale, ed ha la particolarità di poter esser attivata anche a livello del piccolo intestino. Le due lenti poste ai poli terminali consentono una visualizzazione compresa tra i 175 e i 280/300 gradi. Come tutti i dispositivi di video capsula consente solo l’effettuazione di un esame diagnostico, non anche biopsie. In Campania è possibile sottoporsi a quest’esame solo presso l’ambulatorio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Cerreto Sannita e presso l’Irccs Pascale di Napoli.

“La direzione della Asl – ha aggiunto il direttore generale, Franklin Picker – raccoglie i frutti degli investimenti fatti a beneficio dell’utenza in termini di professionalità e tecnologie. I nostri specialisti devono poter operare disponendo delle migliori e più avanzate tecnologie disponibili”.