Starbene

Questo famoso dipinto del noto pittore colombiano riproduce un’immagine assai realistica e purtroppo sempre più diffusa nel nostro paese. Frequentemente vengono sottoposti a visita nutrizionale/dietologica bambini e adolescenti in condizioni di sovrappeso importante, accompagnati da genitori che non sono da meno. Tralasciando il lato genetico della questione, è pur vero che se la percentuale di adolescenti in sovrappeso ed obesi cresce sempre più non è solo colpa delle industrie alimentari e della scarsa salubrità degli alimenti che ci offrono sul mercato.L’ambiente in cui i figli crescono, inteso come combinazione tra le abitudini alimentari e lo stile di vita familiare, gioca un ruolo fondamentale. L’abitudine di molti genitori di concedere, in maniera più o meno c onsapevole, giornalmente junk food (patatine fritte, panin i confezionati, creme di cioccolato, succhi di frutta (o meglio zucchero alla frutta), merendine, cola ed altre b evande gassate) ai propri bambini li rende complici. Spesso molte persone sono davvero inconsapevoli della qualità nutrizionale dei cibi che introducono nell’organismo, eppure per la maggior parte dei casi gli ingredienti sono lì, sul retro della confezione! Nascondersi di fronte all’evidenza del male che questi cibi provocano a medio e lungo ter- mine, non fa altro che peggiorare la situazione. Giusta sarebbe una presa di coscienza ed un percorso di rieduca- zione alimentare da fare insieme ai propri figli, basato su: l’importanza di preferire cibi a base di cereali integrali, di legumi, frutta, verdura e pesce; l’apprendimento di come leggere le etichette nutrizionali; la capacità di dire no ai cibi deleteri; l’incentivazione ad uno stile di vita più attivo per tutta la famiglia.
Dott.ssa Roberta Barone Lumaga
Biologa Nutrizionista Dottore di Ricerca in “Alimenti e salute”

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 05 giugno 2013