SALUTE E BENESSERE

Il termine celiachia deriva dal greco koliakos (cioè coloro che soffrono nell’intestino) ed è un’intolleranza al glutine ed in particolare ad alcune sue componenti proteiche dette Gliadine.
L’incidenza di tale malattia in Italia negli ultimi anni è cresciuta notevolmente, infatti 1 italiano su 100 ne soffre ed ogni anno vengono rilevati circa 5000 nuovi casi. Si pensa che essa sia nata quando nell’uomo c’è stato il passaggio da una dieta a base di carne e frutta secca ad una a base di alimenti ad alto contenuto di grassi e proteine. Infatti i cereali ne contengono circa il 10-15% di proteine tra le quali incontriamo le gliadine e le glutenine che sono le componenti che formano il glutine. Il glutine a sua volta è l’elemento indispensabile per la formazione dell’impasto sia del pane che della pasta. Quindi dato che si tratta di alimenti di uso comune e quotidiano (pane, pasta, pizza, biscotti, ecc) si capisce che chi ne soffre ha un notevole disagio di alimentarsi e soprattutto la scelta degli alimenti si restringe ad una cerchia limitata. Tra i cereali più incriminati abbiamo il frumento, segale, orzo, avena, mentre non è contenuto nel riso e mais. Il contenuto in gliadina una volta ingerito, scatena nell’intestino della persona malata una risposta immunitaria abnorme comportando così l’incapacità di digerirle ed assorbirle. In questo modo si ha un’infiammazione della parete dell’intestino e soprattutto una erosione dei villi intestinali i quali hanno il ruolo fondamentale di assorbire i principi nutritivi degli alimenti. Tra i sintomi più frequenti ricorre la diarrea (a volte con comparsa di tracce di sangue), dolori addominali ricorrenti, perdita di peso, faci chiare, anemia, produzione di gas, irregolarità dei cicli mestruali… Come alternativa è indispensabile seguire una dieta priva di glutine quindi un forte impegno e soprattutto una buona conoscenza degli alimenti in quanto si eliminano dalla dieta alimenti quotidiani. Tra gli alimenti SI incontriamo riso, mais, verdure, carne, pesce, uova, latticini, patate, frutta..
Oggi il mercato ha reagito a questa carenza offrendo anche a queste persone una vasta gamma di alimenti alternativi che in etichetta devono apporre la sigla "alimenti senza glutine" (la spiga sbarrata) .
Vincenzo Consiglio