In cucina con Angie – Nelle settimane che precedono la festività di Halloween è tradizione, nelle case irlandesi, preparare unBarm-brack-dolce-Halloween

 delizioso dolce, il Barm-brack che è una pagnotta a base di frutta, il nome deriva dal gaelico irlandese Breac Bairin che letteralmente significa ‘pagnotta maculata’. E’ tradizione mettere all’interno dell’impasto del Barn Brack una monetina o un anello. Chi troverà la monetina diventerà molto ricco entro la fine dell’anno, chi troverà l’anello, invece, si sposerà nel giro di 12 mesi.

Ingredienti – 250 g di farina – 125 ml di latte tiepido – 1 cucchiaino di zucchero – 1 cucchiaino di lievito – 1 cucchiaino di spezie miste – 1 pizzico di sale – 1 uovo – 3 cucchiai di burro – 200 g di frutta secca mista – 50 g di zucchero – 1 tazza capiente di tè

Esecuzione – Il segreto per fare un buon Barm Brack è mettere a bagno la frutta secca nel té per una intera notte, questo procedimento rende la frutta più morbida, ma bisogna fare attenzione quando mescolate l’impasto, poiché la frutta “rinvenuta” potrebbe rompersi e macchiare la torta col suo succo. Perciò mescolate l‘impasto molto delicatamente. Il giorno dopo unite lievito e 1 cucchiaino di zucchero al latte tiepido, fino a quando non fanno una schiumetta. Setacciate la farina, lo zucchero e le spezie, e poi unite il burro. Formando una Fontana nel centro, aggiungete il latte col lievito e lo zucchero e l’uovo battuto. Sbattete con un cucchiaio di legno per una decina di minuti fino a rende impasto consistente. Aggiungete la frutta e il sale e lavorate ancora con delicatezza. Dopodiché mettetelo in un recipiente, coprite e lasciate lievitare per almeno un’ora fino a che non raddoppia di volume. Impastate ancora e mettete il composto in una teglia per dolci leggermente oleata e lasciatelo crescere ancora per una mezz’ora. Mettete in forno preriscaldato a 200° per 45 minuti. Tolta dal forno la torta potrà essere glassata con due cucchiaini di zucchero sciolti in 3 cucchiaini di acqua bollente. Lasciate raffreddare un po’ e servite con del tè.



Angie Cafiero 

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 ottobre 2013