GLI AVVOCATI DEL DIAVOLO

Lo spazio riservato alla nostra rubrica, data la sua esiguità, mal si presta all’analisi di tematiche di ampio respiro, le quali necessitano di un approfondimento che di certo non si concilia con la capacità di sintesi di cui chi scrive è chiamato a dare prova. Le vicende che, in questi giorni, sta vivendo la nostra città, tuttavia, ci inducono proprio ad una riflessione di carattere generale, sulla quale avranno modo di interrogarsi i nostri lettori. Periodicamente, infatti, gli Avvocati del Diavolo si trovano a parlare di diritto, dando per scontato che la
definizione di “diritto” (inteso come insieme di norme) sia un dato acquisito ed incontestabile; ma è davvero così? È opportuno, a questo punto, giovarsi di un esempio che renderà chiaro ciò che intendiamo significare. L’art. 32 della Costituzione, al primo comma, stabilisce: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Tale norma, di carattere generale ed astratto deve, poi, essere applicata; deve, cioè, essere puntualizzata da altre norme, per poi trovare una concreta attuazione. È lecito, dunque, chiedersi se il nostro ordinamento tuteli o meno il diritto alla salute su tutto il territorio nazionale. Prendendo spunto proprio da ciò che sta accadendo in Campania e, in particolare, a Torre del Greco, domandiamoci, allora, se l’eliminazione di un presidio ospedaliero di importanza fondamentale dal punto di vista logistico, quale è senz’altro l’ospedale “A. Maresca”, sia compatibile con la salvaguardia del diritto alla salute. Da parte nostra la risposta ad un simile interrogativo non può che essere
negativa. Una volta di più, allora, siamo chiamati ad una riflessione finalizzata ad intendere che cosa sia, in effetti, il diritto: se, cioè, sia la semplice norma, generale ed astratta, che spesso, però, rimane lettera morta, o,
piuttosto, la traduzione in termini effettivi del dettato normativo. Nel dubbio, possiamo davvero dire, allora, che la Repubblica, tuteli la salute dei cittadini?
Alessandro e Giovanni
Gentile
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 ottobre 2010