Napoli – Strappo di De Luca sulla Fase 2 con il governo comunicato in diretta tv su Raitre, in collegamento con Lucia Annunziata. «Non ho firmato l’intesa con il Governo», ha chiarito il Presidente della Campania, ospite del programma «In mezz’ora in più».

Secondo il Governatore sulle misure di sicurezza e contenimento non sono sufficienti le autorità sanitarie regionali, ma occorre la responsabilità del Ministero della Salute.

Le parole di Vincenzo De Luca sono risuonate nelle case dei campani che attendevano in giornata una nuova ordinanza applicativa delle nuove norme sulla Fase 2 approvate dal Consiglio dei Ministri.



Il Governatore della Campania ha preso le distanze dal Governo anche sul tema da sempre più delicato, quello della mobilità interregionale. De Luca ha affermato che non saranno riaperti i confini il 3 giugno se sulla base di dati che ne dimostreranno la opportunità e la possibilità senza mettere a rischio la salute dei cittadini campani. In questo quadro, De Luca ha rivendicato il merito di una maggiore lungimiranza rispetto ai Ministeri, avendo sistematicamente anticipato le mosse decisive per il contenimento, mosse che alla prova dei fatti hanno permesso di bloccare l’escalation potenziale dell’epidemia.

Non ci sarà una apertura disordinata in Campania, ha assicurato. La ristorazione, i pub e le altre attività del settore non apriranno prima del 21 e, in ogni caso, saranno monitorate in tempo reale le situazioni epidemiologiche sui territori della Campania.

Il Governatore della Campania ha ripreso il suo cavallo di battaglia, quello della riorganizzazione e della Sanità locale. De Luca ha ricordato che l’epidemia è stata fronteggiata efficacemente, nonostante le risorse disponibili pro capite siano le più basse d’Italia: «La Campania riceve pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno della Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio», ha detto testualmente. Inoltre, ha sottolineato non senza enfasi che «la Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro dallo Stato».

La Campania, secondo il Governatore, è stata penalizzata anche sotto il profilo dei tamponi. «Ne abbiamo ricevuti un quarto del Veneto e un terzo rispetto al resto d’Italia. Quello che abbiamo fatto è stato straordinario in queste condizioni».