Napoli – Italia Viva Campania. Chiudere la scuola è una scelta sbagliata nel breve e lungo periodo

Il capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, Tommaso Pellegrino, e i coordinatori regionali del partito, Angelica Saggese e Ciro Buonajuto, in linea con Matteo Renzi e con Italia Viva nazionale, ribadiscono la profonda convinzione che chiudere le scuole sia una scelta sbagliata, anche se i dati sulla diffusione della variante omicron sono innegabilmente preoccupanti. Occorre, però, che il Governo si adoperi in maniera più efficace e, per certi versi più coraggiosa, affinché venga garantita concretamente la sicurezza in tutti i plessi scolastici.

E’ evidente, tuttavia, che non possiamo non considerare le dinamiche dei nostri territori, le specificità e il contesto nel quale si estende il contagio. Non siamo insensibili alle sollecitazioni che sono venute e vengono tuttora dagli amministratori locali, dai sindaci, dai presidi; né possiamo ignorare l’aumento vertiginoso di casi che si sono registrati in Campania negli ultimi giorni; tantomeno possiamo far finta di non sapere che la percentuale di vaccinati nella fascia 5-11 anni è ancora troppo bassa.



Detto ciò, siamo convinti che un Paese che chiude le scuole è un Paese che rischia di dichiarare il proprio fallimento, a maggior ragione se lo stato di emergenza per covid si protrae ormai da ben due anni. Un tempo, questo, più che sufficiente per prepararsi efficacemente a tenere le lezioni in presenza. Spiace dover rilevare, invece, che questi mesi sono stati poco fruttuosi e che saranno ricordati unicamente per i milioni di euro spesi per gli inutili e tristemente noti banchi a rotelle. Se, dopo due anni di pandemia, tutto rimane aperto e la prima cosa che si fa è chiudere le scuole, evidentemente la politica ha deciso di scaricare sulla generazione dei ragazzi il suo fallimento.

Siamo certi che il Governo Draghi, che già ha dato prova tangibile di aver invertito la rotta rispetto al passato, saprà adottare le decisioni che ancora servono affinché i nostri ragazzi possano tornare in classe nella massima sicurezza, anche in una realtà particolarmente complessa qual è quella campana.