Clelia Gorga (Pd): “Siamo sul Titanic che sta per prendere di faccia l’iceberg, mentre Ciro Borriello ordina alla sua orchestra stonata di continuare a suonare”. Dopo il manifesto apparso nei giorni scorsi in città a firma dei rappresentanti di Partito democratico, Nuovo centrodestra e Italia dei Valori di Torre del Greco, contro gli aumenti delle tasse da parte del governo cittadino, era arrivata la replica del primo cittadino, Ciro Borriello. A
Clelia-Gorga

stretto giro, ora arriva anche la controreplica del consigliere comunale del Pd, Clelia Gorga.
Consigliere Gorga (nella foto a sx), il sindaco Borriello, rispondendo al vostro manifesto ha respinto le accuse di aver messo le mani nelle tasche dei torresi, anzi. Lei cosa ne pensa, invece?
Ho letto con attenzione le parole del sindaco Borriello dopo le critiche dell’opposizione e, in particolare del gruppo consiliare del Pd. Vorrei sapere dove sono finite le certezze, la sicurezza e gli impegni assunti in campagna elettorale. Era Ciro Borriello o un suo sosia quello che diceva ai torresi che non avrebbe mai aumentato le tasse? Era sempre Borriello o era una sua fotocopia a colori in movimento quello che rassicurava i cittadini sul fatto che non avrebbe mai aumentato le tasse? Adesso ascoltiamo alibi, scuse, sentiamo farfugliare giustificazioni dal capo di un’amministrazione alla deriva che non riesce a spiegare a chi l’ha votata perché è paralizzata, ferma, bloccata da mesi senza un progetto di ampio respiro.

Una delle accuse mosse dal primo cittadino è che l’opposizione “è composta da 6-7 consiglieri comunali, dei quali un paio si vedono sporadicamente in consiglio comunale”. Come replica alle accuse del sindaco?
Il vecchio trucchetto di rovesciare sulle opposizioni, responsabilità che sono proprie della maggioranza non Bene-Bravo-Bis-Titanic-Borriello

funziona. Ciro Borriello studi qualche altra trovata, perché i cittadini torresi hanno capito il trucco e non si fanno affascinare dalle magie pseudo dialettiche del sindaco “fu dei fatti”. Non si preoccupi della minoranza e dell’opposizione: pensi a qualche suo soldatino (forse neanche più tanto fedele) che viene in consiglio e in commissione per scaldare la sedia e prendere il gettone di presenza. Non si preoccupi di alcuni consiglieri di opposizione che, per efficacia della proposta politica, per esperienza, privilegiano sempre la qualità del loro operato alla quantità della loro presenza senza creare ulteriori aggravi alle casse comunali. Il gruppo del pd, di cui sono onorata di far parte, ha sempre evidenziato le clamorose lacune, le pecche programmatiche di una maggioranza e di un’amministrazione claudicante. Siamo sul Titanic che sta per prendere di faccia l’iceberg, mentre Ciro Borriello ordina alla sua orchestra stonata di continuare a suonare.

Altro nodo cruciale è la questione legata ai processi in cui è implicato il sindaco Borriello. Lei sposa appieno le critiche mosse dal suo partito nei confronti di un primo cittadino “distratto” dal suo ruolo politico dalle beghe giudiziarie che lo vedono coinvolto?
Personalmente e come gruppo consiliare del Pd abbiamo fatto del garantismo una priorità del nostro agire politico. Attendiamo i tre gradi di giudizio per esprimere una valutazione, giudiziaria, sulle numerose vicende e sui guai che gravano sul capo di Borriello. Ma il giudizio politico è un’altra cosa. Le ombre su alcune operazioni amministrative che sono sotto accusa il sindaco ha l’obbligo morale e politico di chiarirle in consiglio comunale. Quello stesso consiglio comunale dove i cittadini possono e devono venire ad ascoltare ciò che quest’amministrazione non ha fatto per la città. E, tra il tempo perso per difendersi in aula e quello per difendersi davanti al pm, speriamo riesca anche a trovare minuti utili per verificare se la sua maggioranza lo segue ancora o se la stagione dei franchi tiratori è appena iniziata.



Sempre a riguardo, Ciro Borriello, rilancia a quelle accuse spiegando che, invece sta “lavorando alacremente per la realizzazione di nuove strade, per il miglioramento della raccolta dei rifiuti, senza dimenticare la realizzazione ex novo di un istituto scolastico, solo per ricordare alcuni risultati raggiunti dalla mia amministrazione”. Lei non sembra tanto convinta. Ci spieghi perché?
Il sindaco Borriello, invece, di “stupirsi, rammaricarsi, essere perplesso”, cambi verbi: operi, programmi, lavori per l’interesse della città. Perché Torre del Greco, rispetto ad altri comuni vicini, non riesce ad offrire una programmazione di eventi e di rilancio turistico degno di un comune della sua storia? Perché il Comune non è stato capace di mettere insieme le tradizioni culturali di un territorio così ricco per presentare una progettualità che richiami il turismo locale e internazionale? Perché non punta sui teatri naturali, centri di aggregazione e di interesse di cui Torre del Greco è ricca, sui cui costruire progetti di valorizzazione turistica e di promozione del territorio? Queste non sono solo critiche, sono proposte. Forse quelle che il sindaco ha difficoltà ad ascoltare dalla sua maggioranza silenziosa. Io e il gruppo consiliare del Partito Democratico non siamo per le stroncature fini a se stesse. Questa è un’opposizione distruttiva e becera che lasciamo al centrodestra quando tra qualche mese imploderà, manderà a casa Borriello e perderà le amministrative.

Per concludere, pensa sempre che il sindaco si debba dimettere?

Il Partito Democratico è compatto, unito sia a livello di direzione cittadina che di gruppo consiliare nel ritenere l’esperienza Borriello ormai chiusa e finita. Ridiamo la parola ai cittadini, il sindaco abbia un sussulto di dignità decidendo di ridare ai torresi la possibilità di scegliere il governo cittadino. Abbiamo tante idee e tanti progetti. E siamo stufi di una maggioranza che non sa vedere oltre il proprio naso, non programma e non ha a cuore il futuro di una città meravigliosa che vogliamo rendere protagonista dell’intera Costa del Vesuvio.
Alan