SATIRA
Siamo all’uscita di un seggio elettorale, cerchiamo di capire come ha votato l’uomo della strada…
"N’ata volta, lei e quest’uomo della strada?!"
Signor Esposito! Lei non si era mangiato la tessera eletorale?
"Si, ma mi sono fatto fare il duplicato".
E come mai, dico, si è deciso a votare?
"Mia moglie…"
Candidata?
"No, lottizzata".
Come sarebbe?
"Il suo candidato le ha promesso la pensione per il nonno, il posto per il figlio e l’abbonamento quinquennale gratuito da Giggino il parrucchiere per lei…".
E lei, cioè voi, ci credete?
"No".
E allora?
"Mi ha minacciato che se non votavo anch’io per il suo candidato non me la da-va più per cinque anni…".
Cosa?
"Si, ha capito bene, si rifiutava di adempiere ai doveri coniugali, come si dice".
Ehm… Be’, e come è andata per il suo candidato?
"Male!"
Ha perso?
"No, ha vinto!"
Scusi, non capisco…
"Le responsabilità, ora che abbiamo vinto la gente chissà cosa si aspetta da noi, dobbiamo portare il fardello della guida politica della città…".
Guardi che c’è ancora il ballottaggio…
"Il balloche?"
La sfida fra i due che hanno preso più voti.
"Una specie di playoff?"
Si, più o meno…
"Meno male, così c’è ancora una possibilità".
Di perdere?
"No, di vincere. Così mia moglie potrà alzare il prezzo del suo appoggio con il suo candidato, e qualcosa alla fine ci uscirà".
Ma lo sa che questo è reato?
"Sì… nella nostra città!…"
Be’, comunque, devo dirle che la trovo partecipativo, sebbene a modo suo.
"Eh, sa la gente cambia… Sa per caso se la salumeria qui accanto è aperta?"
Mi pare di sì, ma perché?
"Voglio comprare sale, olio, aglio, e peperoncino".
Si fa uno spaghetto?
"No, devo condire il duplicato della tessera elettorale. L’originale era insipido".
Oh, no! Di nuovo!!!
"Sì, ma stavolta dopo aver votato."
Ma che senso ha?
"Che senso ha? Questa è l’ultima volta che mi fanno fesso!"
Giuseppe Della Monica