Castellammare di Stabia – “Con i parlamentari De Petris, Errani, Fattori, Nugnes abbiamo depositato una interrogazione indirizzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dove chiediamo se non ritenga opportuno la nomina, da parte del prefetto, (ex articolo 143 del testo unico degli enti locali), di una commissione d’accesso agli atti del Comune di Castellammare di Stabia, al fine di accertare l’entità di eventuali condizionamenti malavitosi degli organi amministrativi ed elettivi”.

Lo annuncia il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), il riferimento è l’indagine da parte dei magistrati Torre Annunziata sul presunto business dei permessi per il progetto di recupero e riqualificazione dell’area ex Cirio di Castellammare di Stabia.

Un’inchiesta dalla quale emergerebbe un sistema di potere dove imprenditori, esponenti politici, funzionari pubblici e amministratori si davano da fare per favorire un progetto da cento milioni di euro per la realizzazione di un quartiere residenziale composto da 328 appartamenti, 110 alloggi riservati all’housing sociale e gli altri 220 in vendita sul libero mercato, oltre box e locali commerciali.



“Tutto gira attorno alla figura di Adolfo Greco, imprenditore già coinvolto nell’inchiesta madre denominata ‘Olimpo’ – sottolinea Ruotolo – con l’accusa per concorso esterno in associazione camorristica, per presunte collusioni con il clan Zagaria, e per estorsione aggravata”.

“Penso e credo che sia doveroso attivare un controllo sull’amministrazione di quel Comune – evidenzia – le intercettazioni coinvolgono tra l’altro due parlamentari, il senatore Armando Cesaro e l’onorevole Antonio Pentangelo, entrambi accusati di corruzione per aver manipolato la nomina del commissario ad acta per favorire il Greco e destinatari di un’ordinanza di arresti domiciliari”.