I passaggi salienti dell’esposto presentato in procura da Luigi Russo contro l’ex sindaco

Luigi Russo, l’ex presidente del Consiglio comunale di Torre del Greco, ha denunciato, tramite un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il medico chirurgo, nonché sindaco della città torrese, Ciro Borriello, per fatti che, se dimostrati, prefigurerebbero reati che vanno dalla truffa al Sistema Sanitario Nazionale fino al falso in atto pubblico, passando finanche per l’utilizzo di risorse pubbliche per fini personali.
Giovedì 2 dicembre 2010 non è stata una bella giornata per Ciro Borriello. L’ex sindaco al quale alla vigilia delle feste natalizie dell’anno appena passato Luigi Russo, l’ex consigliere comunale ed ex presidente del Consiglio della città di Torre del Greco, ha messo sulle spalle il fardello di un esposto presentato in Procura.
A renderlo nervoso è stata la divulgazione di una verità tutta da dimostrare (secondo fonti riservate sarebbero in corso indagini svolte dalla Guardia di Finanza) in cui l’ex presidente del Consiglio Luigi Russo spiega al capo della Procura oplontina, i tentativi illeciti del dottor Borriello di camuffare i danni (ma anche la tipologia dell’intervento) causati in seguito ad un’operazione di liposuzione eseguita sulla sua persona, presso la Casa di cura Santa Maria La Bruna (ex Due Torri).
Nonostante l’appartenenza alla stessa famiglia politica (all’epoca dei fatti erano entrambi militanti del Pdl), l’ex consigliere comunale nelle sue sette pagine di esposto (più altre due di diffida) è andato giù duro e ha tirato fuori una storia iniziata nel luglio 2006, quando Ciro Borriello propose a Luigi Russo un intervento di chirurgia estetica (“a costo di favore”) per ridurgli lo stato di sovrappeso. Ma, ed ecco la prima cosa strana, all’atto di procedere il chirurgo, che all’epoca dei fatti non era ancora diventato sindaco, chiedeva al paziente di farsi rilasciare dal medico curante “un’impegnativa di ricovero per intervento di ernia inguinale bilaterale e ginecomastia” e non per un intervento di liposuzione.
Però, la cosa, per Russo, non era andata bene. Infatti, “a seguito della rimozione dei punti di sutura”, lamentava “vivo dolore e gravi inestetismi”. Nel dicembre seguente, in virtù di quanto detto, Ciro Borriello programma con l’ex consigliere comunale un intervento riparatore “praticato gratuitamente senza alcun costo”, questo grazie ad un escamotage (come si legge dall’esposto) e cioè: grazie ad “un’impegnativa di ricovero per intervento di ernia inguinale e ciò per evitare, a suo dire, costi alla struttura sanitaria”.
Ma anche questa volta la cosa non era andata a buon fine e infatti, Russo continuava “a lamentare il persistere di dolori addominali interni, ed il visibile aumento di gravi inestetismi”.
Forse questa situazione postuma ha spinto il Russo a sporgere denuncia per non essere stato informato totalmente dei rischi che andava incontro con l’intervento subito e per questo si sarà messo al computer per scrivere tutte le cose che, secondo lui, non erano andate bene.
Nonostante questa situazione di disagio l’ex presidente del Consiglio comunale ha sentito il bisogno di esternare, e questo inevitabilmente è diventato il corpo di un esposto presentato in Procura. Scrive l’ex consigliere comunale: I sanitari curanti