All’ UCAI in mostra i quadri di Giacomo Fiorentino
(a) Torre del Greco – “… il nostro maestro ha continuato a realizzare, per alla maniera neoidealistica, una particolare sintesi a priori estetica di contenuto e forma lungo le seguenti direzioni privilegiate: il genere della cosiddetta natura morta, il genere del paesaggio, il genere dell’autoritratto. […]. si avverte in queste illuminazioni pittoriche non già la dolcezza del naufragio, bensì la gioia del rinascere”. Così Biagio Scognamiglio sulle ope3re di Giacomo Fiorentino, in mostra all’UCAI in ia Salvator Noto da sabato 8 maggio. Quadri vigorosi e taglienti, spalmati con pennellate decise e più spesso con impetuosi colpi di spatola, colori sgargianti, vitali, angoli della Torre di una volta, come erano una volta, per recuperarli alla memoria collettiva: la spiaggia del Cavaliere, le Cento Fontane, Santa Maria di Costantinopoli, e certamente, squarci del “formidabil Monte sterminatore”, insolitamente invernale, il Laghetto, rivivono uno stile neoimpressionistico che lasciano a bocca aperta non solo i profani come il vostro cronista. A domanda sul senso di tornare ad esporre a Torre, dopo aver allestito mostre in mezzo mondo, il maestro Fiorentino risponde: “Torre del Greco è la mia terra, quella dei miei avi, rappresenta le mie radici. Solo, mi piacerebbe che fosse maggiormente rispettata”. Personalmente seguiamo a tempo il maestro Fiorentino, uno dei pochi artisti locali che ci fanno andare fieri della nostra città. Consigliamo caldamente a tutti
una passeggiata all’UCAI.
Giuseppe Della Monica
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 26 maggio 2010