Con il passaggio della Campania in zona gialla, musei autonomi e parchi archeologici insieme alla Direzione regionale Musei Campania, presentano un fitto programma di riaperture per invitare i cittadini a riappropriarsi dei loro siti identitari e dare il via a una ‘Primavera’ dell’arte e della rinascita.

Tutti pronti dopo la lunga chiusura ad accogliere il pubblico in sicurezza dal venerdì al lunedì e anche nel fine settimana e nei festivi (con prenotazione).

La ‘settimana delle riaperture’ parte lunedì 26 aprile con Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino a Napoli, la Reggia di Caserta (limitatamente a Parco Reale e Giardino Inglese), il Museo di Eboli, il Teatro romano di Benevento e la Dogana dei Grani di Atripalda. Il 27 aprile tocca al Parco Archeologico di Pompei , al Museo e al Real Bosco di Capodimonte e al Palazzo Reale di Napoli, e in regione ai Musei archeologici Alife, Pontecagnano, Piano di Sorrento, Sarno, Nola, antica Capua e Montesarchio e alla Certosa di Capri. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli aprirà mercoledì il 28 aprile, quando in città torneranno visitabili anche Villa Pignatelli, il Museo del 900 e il Museo Duca di Martina nella villa Floridiana a Napoli cosi come il Museo archeologico di Teano e Maddaloni e il Parco Archeologico Campi Flegrei ( Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma, Museo Archeologico Castello di Baia, Terme di Baia, Parco Sommerso di Baia). Giovedi 29 aprile riapre la Certosa di San Lorenzo a Padula. Seguirà venerdì 30 aprile il Parco Archeologico Ercolano, sabato 1 maggio saranno visitabili anche gli Appartamenti Reali della Reggia di Caserta. Da lunedì 26 riaprono anche i siti museali e gli spazi espositivi del Comune di Napoli, dal Maschio Angioino al PAN.