Poeti, amici ed allievi ricordano Pasquale Corsaro

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – “Un uomo che ha dato molto alla città, non solo attraverso i suoi versi, ma anche attraverso la promozione della cultura”, queste le parole con cui è stata aperta la serata ricordo per il poeta corallino Pasquale Corsaro, tenutasi sabato 7 novembre al Circolo Nautico di Torre del Greco. Tra i tanti interventi spicca il messaggio di Vincenzo Aiello che ricorda un Pasquale lucido ed attivo fino alle sue ultime ore di vita: “Nel cantare l’amore unico per la sua donna, Pasquale ha dato il meglio di sé. Mi mancherà l’amico, mi mancherà la sua lucidità di pensiero”. “I poeti vivono al di là e lasciano qualcosa di indelebile. Di Pasquale mi affascinava il fatto che ha iniziato a scrivere nella tarda maturità, ovvero dopo i 70 anni. Promuoveva tante iniziative: il suo concorso, Nati due volte, coinvolgeva tante scuole e tanti giovani. Ha fatto esplodere tutta la sua interiorità nell’ultima fase della sua vita”, con queste parole il Presidente del Circolo Nautico, Aldo Seminario, ha ricordato Corsaro. La poetessa Rossella Tempesta ha ricordato Pasquale Corsaro come “un poeta vero, ove poeta è colui che ha la dote della veggenza e della visione al tempo stesso”. La poetessa riconosce nei versi del collega “la passionalità di Pablo Neruda” e “l’ermetica e scavata parola di Ungaretti”. Mariarosaria Monsurrò, neurologa che ha seguito lo svilupparsi della malattia del poeta, lo ricorda con queste parole: “Ho avuto subito la percezione di aver incontrato una persona veramente speciale. Il silenzio e la solitudine sono il testamento spirituale di Pasquale Corsaro”. “Caro zio Pasqui, ti ho voluto bene e continuerò a volertene. Sei sempre stato il mio mare, continuerai a vivere nei miei sogni, nei miei desideri”, così Miriam De Michele, allieva prediletta di Corsaro, saluta il suo maestro. Giovanni Damiano, compagno di avventura del poeta, commenta una delle sue poesie: “La morte per Pasquale era un pretesto che interrompe la vita terrena per passare a quella eterna”.

M. C. Izzo



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 18 novembre 2009