LA SATIRA

Ero un po’ preoccupato perché da tempo non incontravo il signor Esposito. Fortunatamente ieri mi è giunta una sua lettera, accompagnata da un biglietto. Volentieri passo la lettera al giornale.
"Caro Gesù Bambino, diversamente da quanto fanno molti altri in questo periodo, non ti scrivo per esprimere desideri (o meglio, ne esprimerò uno solo, alla fine), ma soprattutto per ringraziarti.
Vorrei innanzitutto ringraziarti per farmi vivere in una città pulitissima, linda, dove i cittadini morirebbero piuttosto che gettare anche solo una carta per terra; dove i netturbini non fanno mai sciopero, e l’immondizia viene ritirata con puntualità. Vorrei ringraziarti per vivere in una città praticamente priva di traffico ed ingorghi, dove i mezzi pubblici passano con assoluta puntualità e automobilisti e motociclisti rispettano alla lettera il codice della strada. Vorrei ancora ringraziarti perché nella nostra città scuole, ospedali ed uffici pubblici funzionano alla perfezione: non sono affollati, nessuno protesta inutilmente, il personale è sempre, invariabilmente cortese e sorridente. Vorrei ringraziarti perché nella nostra città non si ha nemmeno notizia di tutti i mali tipici del nostro tempo ed in particolare della nostra terra meridionale: non esistono disoccupazione, droga, criminalità organizzata. E ringraziarti anche per quello che riguarda l’urbanistica: niente scempi al territorio né speculazioni, tutto il patrimonio edilizio storico perfettamente ristrutturato e recuperato, niente costruzioni nocive, tipo depuratori altamente tossici. E da ultimo, permettimi di ringraziarti per la nostra classe politica: una comunità di reggitori della cosa pubblica altamente responsabile e niente affatto litigiosa, che ha permesso che mai la nostra città venisse commissariata negli ultimi anni, impegnata a fondo nelle questioni sociali, che non perde tempo dietro all’effimero ma va diritto al sodo dei problemi e li risolve a vantaggio dell’intera comunità. Grazie per tutto, questo, Gesù Bambino. Solo una richiesta: non farmi svegliare da questo sogno prima del 6 gennaio, altrimenti ti assicuro che mi mangio il certificato di battesimo!
Devotamente tuo
Gennaro Esposito

Fin qua la lettera. Il biglietto conteneva, oltre gli auguri personali, una vaga promessa di farsi vivo su La Torre Online (www.latorre1905.it) nel periodo in cui il giornale non sarà in edicola, se gli impegni familiari e personali glielo avessero permesso. Non è che un’intenzione molto indistinta, ma perché non dare qualche guardata al nostro sito, durante le feste? Auguri a tutti…
Giuseppe Della Monica