Firenze – Un abito blu e un lunga stola beige e un filo di perle è questa la mise informale scelta per la sua domenica fiorentina duchessa di Cambridge moglie dell’erede al trono inglese, che senza il conserte in visita ad Amatrice si è tuffata tra le bellezze della città del giglio. La prima tappa della sua giornata fiorentina è stata l’Associazione Arcobaleno che si occupa di tutelare e aiutare le donne vittime della tratta – ed è un gruppo di loro, sono 4, che incontra per prime, a porte rigorosamente chiuse, forse il momento più intenso della sua mattinata- qui ad accoglierla vi erano il presidente Silvia Vannacci e la vice sindaco Cristina Giachi. Saluti strette di mano, poi un fuori programma. Dopo aver lasciato una dedicata con firma nel registro dell’associazione con su scritto: “a tutte le donne e gli uomini del progetto Arcobaleno” Camilla chiede di andare in bagno. Per aggiustarsi il trucco. La seconda tappa fiorentina per la duchessa Camilla di Cornovaglia sono gli Uffizi, accompagnata dal direttore del museo, Eike Schmidt. Camilla ha visitato, le principali sale del piano nobile della galleria, dove sono esposti i capolavori di Giotto, Piero della Francesca, Filippo Lippi, Raffaello, Tiziano, Mantegna, Pontormo, Bronzino. Ha ammirato, in particolare, con una sosta prolungata, i dipinti della sala dedicata a Sandro Botticelli, con la Primavera e la Nascita di Venere. Camilla ha poi percorso il Corridoio Vasariano godendo delle magnifiche vedute sull’Arno. Camilla, infine, si è recata nella chiesa anglicana di St. Mark’s, dove è stata accolta dal reverendo William Lister, raccogliendosi poi in preghiera.