
Torre del Greco – Tutto esaurito nelle quattro sale del cine-teatro Corallo di Torre del Greco per la
prima del video documentario “79 DC La Storia dimenticata di Rectina”, lo
scorso venerdì 31 ottobre.
Il docufilm sulla matrona romana di età imperiale – firmato da Ciro Gaglione,
Flavio Russo e Salvatore Perillo ha posto le basi di una nuova suggestiva ipotesi
e cioè che la richiesta di aiuto al prefetto romano Plinio il Vecchio, durante
l’eruzione vesuviana del 79 d. C. sarebbe partita da Torre del Greco.
La teoria, sviluppata dallo storico militare Flavio Russo, scaturisce da un diretto
confronto con le fonti letterarie e con le evidenze archeologiche del sito delle
cosiddette “Thermae Gymnasium”, localizzate lungo il litorale cittadino, e
accende un riflettore scientifico, non di poco conto, sulla storia della quarta città
della Campania.
“Siamo tutti figli del 79 DC, spiega il giornalista Salvatore Perillo – e in questa
vicenda un ruolo centrale può essere attribuito al territorio di Torre del Greco
attraverso la figura della nobile matrona romana Rectina. Il lavoro si inserisce nel
solco della già avviata produzione documentaristica incentrata sul leit motiv del 79
DC”.
Un progetto culturale sostenuto e promosso dal sindaco di Torre del Greco Luigi
Mennella che dichiara: “Un lavoro eccezionale che sentiamo il dovere di
consegnare non solo ai cittadini, ma soprattutto ai giovani e al mondo della scuola
nell’ottica della valorizzazione identitaria della nostra storia”.
Numerose le autorità civili e militari intervenute, tra le quali il Presidente dell’Ordine
dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, e la Direttrice dell’Osservatorio
vesuviano Lucia Pappalardo.
“Questa sera a Torre del Greco una lezione di storia e giornalismo – il commento
del presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli – grande
lavoro tra il mondo dell’informazione, della cultura con un taglio giornalistico”.
“Questa proiezione mi ha convinto” – ha sottolineato la direttrice dell’Osservatorio
vesuviano Lucia Pappalardo nel suo intervento sul palco.
Poi ha aggiunto: “il vulcano è in uno stato di quiete. I nostri sistemi di monitoraggio
non registrano variazioni importanti nei parametri,”.
Dopo la proiezione non è mancato un momento di approfondimento sul palco con i
relatori e gli organizzatori sul ruolo della comunicazione e dell’informazione oggi e
sui nuovi progetti editoriali e documentaristici, già in cantiere.
Un racconto suggestivo ed emozionante che ha raccolto numerosi consensi tra il pubblico in sala
pubblico in sala.