Pensieri liberi – I Greci, popolo dotato di grande fantasia, ma anche di notevolissimo senso pratico, idearono il termine “politica” (etimologicamente, da ‘polis’, la loro Città-Stato) per definire l’arte di organizzare e amministrare nel miglior modo possibile la vita pubblica.

Il politico, quindi, dev’essere un artista… Ma l’arte è un dono non concesso a tutti… D’accordo, e allora come la mettiamo?

Nel passato più o meno recente, abbiamo avuto la fortuna di vedere all’opera uomini politici di grande levatura, che hanno commesso degli errori (ed è umano!), a volte si sono anche comportati in maniera non proprio ‘cristallina’, ma indubbiamente potevano fregiarsi del titolo di “politici”. Qualche nome? Berlinguer, Pannella, Pertini, Almirante, Andreotti, Craxi, solo per citarne alcuni. Spero, in omaggio alla “par condicio”, di aver ricordato personaggi appartenuti alla sinistra, alla destra, al centro, la maniera classica di ‘dividere’ e di etichettare i politici.



Ecco, non vorrei che ‘appiccicaste’ un’etichetta anche al sottoscritto…. E’ facile, basta usare un aggettivo in un certo modo, fare una considerazione che può sembrare, senza volerlo, “di parte”, è sei praticamente “schierato e schedato”! Non è che m’importerebbe granché, alla mia età… Però, se uno non è contraddistinto da una connotazione partitica, non vedo per quale motivo lo si debba ‘catalogare’.

La suddetta considerazione è sorretta anche da una motivazione più profonda. Ritengo, infatti, che le ‘vecchie’ categorie politiche non abbiano più ragione di esistere. Niente più destra, sinistra, centro: il valore di un uomo che si dedica alla politica deve misurarsi su di un altro parametro: è capace o non è capace? Per la verità, sono molto preoccupato… Stiamo vivendo un periodo estremamente difficile, complesso, e non mi sembra che le ‘risposte della politica all’attuale, grave, emergenza siano adeguate, dettate da competenza e capacità.

Ho la netta sensazione che, tutti, (Stato centrale, Regioni, Sindaci, ecc.) ci abbiano capito ben poco su questa benedetta pandemia… La dimostrazione? Sono state costituite, a livelli diversi, innumerevoli équipes di cosiddetti ‘esperti’, che parlano, parlano, parlano… E si contraddicono continuamente! Regna il caos più totale: ad esempio, è lecito incontrare i parenti, ma non gli amici… Ma perché, forse i primi non ci possono trasmettere il virus? Sarebbe più ‘dolce’, andarsene all’Altro Mondo perché “infettati” da un nostro fratello, o cugino?

E che dire della scuola? La neo-ministra Azzolina, (ma è “capace”, “competente”?) cambia opinione un giorno sì e l’altro pure! Non vuole il ‘sei politico’ per gli studenti, e accenna anche alla possibilità che questi ripetano l’anno sulla scorta dei risultati conseguiti nel solo primo quadrimestre! Poi, ci ripensa, e propone la soluzione, forse più adeguata, a quest’anno scolastico “sui generis”: far recuperare nel prossimo futuro eventuali, gravi carenze, fatte registrare dagli allievi. Chissà domani che altro s’inventerà!

Potrei continuare ancora per molto, nell’elencazione delle inefficienze, ma finirei soltanto per tediarvi… Sarebbe troppo, forse, pretendere, l’abbiamo accennato, dei politici animati dal “Sacro Fuoco dell’Arte”, come volevano i Greci, ma un minimo, di capacità, di decenza’, in quelli che attualmente reggono le leve del potere, quello sì, ritengo sia un nostro diritto reclamarlo!
Ernesto Pucciarelli