Pensieri liberi.  Sabato sera, la ‘prima’ al San Paolo. Di solito, il termine ‘prima’ si usa per riferirsi ad avvenimenti eleganti, a serate di gala, tipo l’inaugurazione della stagione lirica al San Carlo, o alla Scala… Però, lo stadio ristrutturato, al di là delle polemiche (artificiose?) sugli spogliatoi, ieri veramente ha offerto ai nostri occhi uno spettacolo indimenticabile…

Meno ‘indimenticabile’, viceversa, la rappresentazione offerta sul campo dai ventidue protagonisti. Ma non è nostra intenzione soffermarci troppo sull’evento calcistico di per sé. Il Napoli ha vinto, stentando non poco e offrendo ai modesti avversari occasioni da rete colossali, molte delle quali sventate miracolosamente da “San Meret”. Questo è un periodo – l’inizio del campionato, oltretutto già ‘spezzettato’ – nel quale non bisogna badare troppo al gioco, né tanto meno lasciarsi andare ad azzardati pronostici per il futuro, si rischiano ‘figuracce’ da nascondere, poi, per una vita, la faccia sotto una bella montagna di terreno…

Tutte le squadre, Juve ed Inter comprese, nonostante i nerazzurri veleggino in testa alla classifica a punteggio pieno, dimostrano chiaramente d’essere in rodaggio, proprio come il Napoli. E allora, in attesa di poter esprimere con maggior cognizione (e convinzione!) giudizi sull’annata calcistica in corso, vogliamo soffermare la nostra attenzione su un elemento, a nostro parere, degno di nota: l’inserimento nella realtà-squadra dei nuovi arrivati. Qualcosa su Meret, che consideriamo come ‘nuovo acquisto’, in quanto questa è la prima stagione nella quale Ancelotti sta mostrando di volerlo schierare “titolare fisso”, l’abbiamo già accennata, definendolo ‘Santo’. Almeno due reti, che sembravano già fatte, sono state magistralmente evitate dal giovane portiere azzurro, facendo sobbalzare dalla panchina per l’entusiasmo persino l’algido Ancelotti.



Lozano, nonostante la stanchezza derivante dagli ultimi impegni con la sua nazionale, fino a quando ha retto fisicamente, ha incantato. Un suo ‘aggancio’ al pallone che veniva giù da un’altezza siderale, andrà mostrata, come esempio di tecnica sopraffina, in tutte le scuole di calcio… Llorente, non appena sceso in campo, ha fatto vedere quanto sarà utile alla squadra, pur subentrando, come gli capiterà di frequente, dalla panchina. Palla ‘rubata e nascosta’ alla difesa avversaria, e assist perfetto per la seconda marcatura di “Ciruzzo” Mertens (a proposito, presidente, ci raccomandiamo, domani stesso il rinnovo, per favore!).
Confessiamo un nostro ‘peccatuccio’: avevamo sottovalutato il ragazzo che fila come un treno ad Alta Velocità sulla fascia destra… Forse, il suo nome troppo italiano, Di Lorenzo?… Si fosse chiamato Lorenzinho, chissà tutta un’altra storia!
Per ultimo, come ciliegina sulla torta, abbiamo conservato Elmas… Meno di vent’anni, personalità da vendere, tecnica e forza fisica, un fenomeno… Dovrà migliorare solo nelle conclusioni a rete, ma a questo penserà il maestro Ancelotti. Sembrerebbe che il mister, quest’anno abbia veramente a disposizione una ‘rosa’ nettamente più forte e ‘variegata’ rispetto alla passata stagione, con possibilità di variazioni di moduli e di sistemi di gioco quasi illimitate. Infine, ci piace ricordare che, negli ultimi venti minuti della partita, Koulibaly è ritornato Koulibaly… e noi abbiamo bisogno come il pane del nostro ‘guerriero’, in difesa!
Insomma, se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, se come diceva l’immenso Totò, “è il totale che fa la somma”, tra vecchi ritrovati e nuovi che sembrano voler spaccare il Mondo, possiamo veramente sperare in positivo, per il futuro.
Però, facciamo notare che, prima delle ottimistiche previsioni, abbiamo messo due “se”:, per non contraddire quanto sostenuto prima circa l’opportunità di non sbilanciarsi nei pronostici…
Ernesto Pucciarelli