In piazza migliaia di cittadini contro il declassamento del nosocomio. Il Sindaco Borriello contestato al corteo

(a) Torre del Greco – La piena riuscita del corteo intercomunale, tenutosi per le strade di Torre del Greco lunedì 15 novembre per far sentire il totale dissenso alle decisioni in merito all’ospedale di via Montedoro, infonde un po’ di speranza. Il Comitato pro Maresca, promotore del corteo, da mesi continua incessantemente a chiedere che il nostro ospedale non solo non venga chiuso o riconvertito in altro, ma che venga potenziato e continui ad assistere i cittadini. "La manifestazione -hanno detto i ragazzi del Comitato- rappresenta un punto di svolta sia per il gruppo di persone che sin dall’inizio si è impegnato per occupare l’ospedale, sia per l’intera cittadinanza. Da ‘comitato politico’ –continuano- si è arrivati ad essere ‘comitato cittadino’, con un’intera città che lunedì scorso ha fatto sentire il proprio dissenso nei confronti di questo scellerato piano ospedaliero". Ormai la gente ha compreso l’estrema gravità che deriverebbe dalla riconversione dell’ospedale Maresca a casa di riposo per anziani, in quanto l’ospedale Sant’Anna di Boscotrecase non può garantire una continuità all’enorme bacino d’utenza del nosocomio torrese: non ci sono i presupposti strutturali, funzionali e logistici. In piazza con la cittadinanza, in quella occasione, anche Gennaro Torrese, avvocato che guida un pool di legali impegnati a dare il proprio contributo professionale alla vicenda su tre fronti: una denuncia penale con 500 firme depositate in Procura contro la cattiva gestione del P.O., un ricorso al Tar, notificato il 21 novembre, che evidenzia l’inattuabilità di ciò che prevede il piano sanitario, ed un esposto al Prefetto di Napoli, presentato il 18 novembre, in cui si ribadisce la criticità del suddetto piano regionale e i relativi criteri di valutazione adottati. A fine manifestazione, il sindaco Ciro Borriello, sebbene contestato da alcuni manifestanti, ha cercato di rassicurare i cittadini: “Stiamo lavorando per ottenere risultati che fino a qualche mese fa erano insperati. A fine settimana, comunque, si dovrebbe sapere qualcosa di più sull´intera vicenda". Intanto le ultime notizie dicono che anche uno dei pochi reparti superstiti del Maresca, quello di Urologia, sta per essere trasferito a Castellammare di Stabia. La gente è stanca ed arrabbiata. Qualcuno tra la folla dei manifestanti del 15 novembre ha urlato: “Anche Torre organizza la propria intifada!”. Poco dopo lo scioglimento del corteo, sono stati anche occupati, per un’ora, i binari della stazione della Circumvesuviana di Torre del Greco. Di certo il fiato sul collo la politica lo sentirà sempre più nei prossimi giorni. Il Comitato pro Maresca, i commercianti, gli studenti, le mamme che occupano un piano dell’ospedale, le rappresentanze sindacali, i medici stessi, costretti a lavorare in condizioni superprecarie, il pool di avvocati coi loro esposti, i liberi cittadini, i mass media e il giornale La Torre: tutti stanno aspettano una risposta, al momento disattesa.
Nino Aromino
Mariacolomba Galloro
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 novembre 2010