Torre del Greco – Gare canine truccate. La denuncia parte da Striscia la Notizia, il Tg satirico firmato da Antonio Ricci e in onda su Canale 5 tutte le sere: l’inviato Edoardo Stoppa ha raccontato in un servizio di alcuni strani episodi accaduti nell’ambito delle gare canine. Dietro queste manifestazioni, secondo quanto denunciato da Francesco, un giovane appassionato di Torre del Greco, ci sarebbero infatti celate vicende di corruzione e il sospetto di infiltrazioni da parte di organizzazioni mafiose.

Il ragazzo era primo in una gara alla quale partecipava il suo pastore tedesco, quando arrivò la richiesta del giudice di ritirare il cane: “Gli dissi ‘come ritiro il cane?’ Ho fatto 1000 km per venire. Lui disse che non gliene importava delle spese e dei chilometri, però mi disse che con un regalino si poteva aggiustare tutto. Se gli avessi fatto questo regalo, il cane sarebbe tornato tra i primi tre”.
Il ragazzo ha poi proseguito nel suo racconto: “Ho fatto uscire quello che c’era di marcio, il fatto che vendono cani che non valgono niente a cifre stratosferiche, anche 200 o 300 mila euro. Se poi andiamo a vedere le gare, sette cani maschi su dieci erano figli del cane del presidente e sei femmine su dieci figlie del cane del presidente”.

Dopo che il giovane ha denunciato quanto stava accadendo, sono arrivate minacce e intimidazioni: “Al ritorno mi sono trovato uno scooter che mi seguiva, sono sceso dalla macchina rapidamente e lui subito ha cacciato la pistola e me l’ha puntata addosso”.



Francesco prosegue nel suo racconto: “Gliel’ho tolta dalla mano e poi sono andato a denunciare il fatto alle forze dell’ordine. Quando sono tornato ai box, ho notato un pezzo di lingua, mi sono girato e ho visto il cane pieno di sangue che si lamentava”.

Nel servizio, l’inviato Edoardo Stoppa ha ricordato che sembra evidente come in queste gare ci siano interessi talmente alti da permettere appunto la possibilità di infiltrazioni mafiose. Quindi ha aggiunto che su tutta questa vicenda sta indagando proprio l’Antimafia.

Su quanto denunciato è intervenuto Enzo Muto, presidente dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, che ha spiegato: “Anche noi stiamo procedendo e abbiamo dato mandato come consiglio direttivo di costituirci sui territori parte civile rispetto a tutti i procedimenti in atto”.
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