Tanti incidenti e troppi disagi portano la città allo sbando. La causa? Un trentennio di mala gestione politica

(a) Torre del Greco – "Non è solo questione di casco": così titolava uno degli scorsi numeri de La Torre. Si è parlato poi anche della salute del cittadino e, più in particolare, dell’annosa ed irrisolta questione dell’amianto nelle officine Trenitalia di Santa Maria La Bruna e dell’attuale depuratore – destinato al lavaggio delle carrozze – probabilmente abusivo, ovvero non a norma (visto che se ne vuole costruire un altro) e nocivo per la salute dei cittadini e degli addetti ai lavori.
Questioni, quelle appena elencate, che non sono state mai realmente prese in considerazione da nessuno dei Sindaci susseguitisi in passato ed eletti a Torre del Greco. E nemmeno da quello in carica, Ciro Borriello.
D’altronde, si sa: l’interesse di alcuni privati viene molto prima di quello pubblico che, invece, è di priorità più elevata. Basti vedere: il depuratore industriale; il ponte dei Bottiglieri; la Villa Majello; i lavori di ristrutturazione dee locali del laboratorio di analisi DO.CA Srl, per i quali sono interessati da una richiesta di istanza di condono, ed altro ancora. Nonostante le segnalazioni e/o le denunce di condomini e liberi cittadini cadute nel vuoto, si continua indisturbati ad interesse esclusivo di singoli e non della collettività. Quando, infatti, si parla di interesse pubblico le emergenze possono aspettare. Basti notare: l’ospedale Maresca mortificato dalla sanità privata; il ponte di via Curtoli umiliato da quello privato dei Bottiglieri; le strade cittadine rotte e mai assestate; i parcheggi sempre più insufficienti rispetto alla richiesta dei cittadini; le bretelle stradali di collegamento; il pessimo stato del litorale torrese; le scuole a rischio; la mancanza di spazi verdi idonei a rendere orgogliosa la cittadinanza; la mancanza di programmazione di politiche sociali; gli scarsi controlli di sicurezza sul territorio; la carente e mal fatta la raccolta differenziata ed altro ancora. L’elenco potrebbe occupare l’intera pagina. La città di Torre del Greco risulta oggi, insomma, per nulla paraganabile a quando rappresentava l’orgoglio della costiera vesuviana. Il territorio, infatti, si presenta oggi come una terra in crescente degrado, governata da un trentennio di politica che ha gestito la città conducendola verso l’isolamento produttivo sempre più totale. Ma la colpa è di tutti, anche di noi cittadini che subiamo passivamente senza reagire. Insomma le tre esse: Sanità, Sicurezza e Scuole, davvero riposino in pace!
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sul numero cartaceo de La Torre – Anno CIII n° 17 – mercoledì 29 ottobre 2008