Crisi

(a) Torre del Greco – Le storie si possono raccontare quando se ne conosce la fine. Nel caso della Tirrenia, la fine non è ancora nota. Privatizzazione? Si. Ma come? Una delle idee, proposta da Confitarma, è dividere la Tirrenia in una “good company” di privati che terrebbe per sé la parte buona della compagnia ed in una “bad company” pubblica che si farebbe carico dei debiti concentrati nelle compagnie regionali. Tuttavia questa possibilità sembra non essere digeribile né dal governo, né dai sindacati.
I lavoratori chiedono una privatizzazione pilotata dal governo e dalle parti sociali per meglio individuare quei punti che garantiscono loro una continuità occupazionale ed ai cittadini italiani una continuità territoriale. Obiettivo condiviso dall’assessore alle Attività Economiche e Produttive di Torre del Greco, l’avvocato Antonio Renzullo, che assieme al consigliere Rosario Rivieccio, ha incontrato il sottosegretario ai Trasporti Reina; purtroppo l’incontro è stato solo in parte produttivo: il governo ha fornito loro ampie garanzie per i 300 lavoratori a tempo indeterminato, ma ha mantenuto riserve per la sorte dei 400 lavoratori a tempo determinato. “Se non gestita bene, la privatizzazione potrebbe comportare uno strascico sociale – afferma l’assessore Renzullo – Le famiglie di 400 lavoratori rischiano di non avere abbastanza soldi per vivere. I marittimi, contrariamente ai lavoratori delle altre categorie lavorative, non hanno ammortizzatori sociali e, quindi, un licenziamento significa la fame e nessuna possibilità di reinserimento nel mercato”. Insomma, è vero che c’è bassa professionalità e che sia le vecchie che le nuove “leve del mare” dovrebbero essere adeguatamente formate, ma il rischio che 400 famiglie possano ritrovarsi per strada è più importante di qualsiasi altro discorso. “Stiamo convocando i rappresentanti delle amministrazioni degli altri comuni coinvolti e quelli dei sindacati – continua l’assessore Renzullo – Con loro creeremo un tavolo di concertazione e, dopo aver raccolto le esigenze di tutti, assembleremo un progetto che tuteli l’occupazione dei marittimi; l’elaborato sarà poi presentato al Ministro del Tesoro al quale, tra l’altro, ribadiremo la nostra volontà di monitorare il processo di privatizzazione della Tirrenia”.
Maria Consiglia Izzo

Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 4 marzo 2009