Gli alunni del Pantaleo disertano la scuola

Inaccettabili per gli studenti del Pantaleo le mancanze strutturali dell’istituto, tanto da disertare le lezioni per protesta. Nella sede centrale di via Cimaglia oltre 400 alunni scioperano a causa della chiusura dei bagni al terzo piano per la caduta di intonaco dovuta ad infiltrazioni d’acqua. Il dirigente scolastico Carlo Ciavolino era già stato costretto a chiudere i bagni degli uomini al piano terra e due servizi al secondo piano che, sommati a questi del terzo, fanno scendere il numero dei servizi igienici funzionanti a 4/16 di quelli per gli uomini e 11/16 per le donne.
Tutto causato da infiltrazioni d’acqua, segnalate diverse volte alla Provincia ed alla ditta da essa incaricata, che però ad inizio anno scolastico non si è vista rinnovare l’appalto per la manutenzione dei plessi scolastici a causa della mancanza di fondi. Il preside ha quindi nuovamente inviato una lettera alla Provoncia segnalando la totale inagibilità di gran parte dei servizi igienici destinati agli alunni dell’Itcg Eugenio Pantaleo, ed ha messo in conto l’ipotesi di doppi turni per garantire ai ragazzi, che nel frattempo hanno abbandonato le aule, il regolare svolgimento delle lezioni in condizioni igienico-sanitarie accettabili. Intanto a Portici ben quattro istituti superiori sono occupati dagli alunni: il Carlo Levi, il Silvestri, il Flacco ed il Nitti. Oltre cinquemila sono stati i ragazzi che, partendo da piazza San Pasquale, hanno manifestato pacificamente per le strade con striscioni e manifesti. Anche nel resto della provincia crescono le polemiche contro le politiche del governo che sempre più gravano sull’istruzione pubblica, portando a manifestare ogni anno, specialmente in questo periodo pre-natalizio, studenti e professori scontenti delle riforme.

Luca Marino