Capillare attività di verifica dell’intero ambito portuale corallino avviata dalla Capitaneria di porto di Torre del Greco in coordinamento con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Sotto la lente d’ingrandimento Torre-del-Greco-Porto-all_imbrunire

la generalità delle strutture cantieristiche costituenti uno dei maggiori indotti produttivi del comparto marittimo/portuale torrese, sono sottoposte a completo monitoraggio della stessa Guardia Costiera con il concorso di personale tecnico rispettivamente:
• del Comune di Torre del Greco (intervenuti in qualità di Ausiliari di Polizia Giudiziaria ex art. 348 C.P.P.) per gli aspetti di natura demaniale, urbanistico-edilizi e paesaggistici;
• dell’A.s.l. Napoli 3 sud- Dipartimento di Prevenzione UOPC 57 Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Dipartimento di Prevenzione Collettiva Servizio di Igiene e Medicina del Lavoro (SIMEL);
• del Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza ambienti di lavoro (SPSAL) per gli aspetti legati alla conformità alle norme di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro;
• dell’A.R.P.A. Campania per gli aspetti di natura ambientale.
La capillare attività accertativa ha consentito di rilevare, attraverso una strutturata e complesse serie di verifiche tecniche ed amministrative numerose violazioni di natura demaniale marittima, urbanistico/edilizio e paesaggistico/ambientale nonché in materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro che hanno portato in taluni casi al sequestro penale di opere e manufatti. Di particolare entità le violazioni di natura ambientale portate alla luce dagli organi di vigilanza:
• detenzione incontrollata di rifiuti speciali pericolosi e non autoprodotti in assenza delle prescritte autorizzazioni, iscrizioni e comunicazioni accumulati in strutture non idonee;
• abbandono incontrollato su aree demaniali marittime ( Pneumatici, residui di lavorazione, ecc.);
• accertata mancanza dei prescritti registri di carico e scarico dei rifiuti speciali derivanti dall’attività d’impresa;
• dispersione diretta al suolo di olii esausti ed altre sostanze pericolose con possibili contaminazioni della matrice ambientale alla luce dellaquantità di materiale sversato nel tempo.
Numerose, altresì, le prescrizioni (asseverate tecnicamente da parte degli enti sanitari operanti in concorso) impartite da parte della stessa Capitaneria di porto in attuazione delle nuove norme in tema di ecoreati recentemente introdotte dal legislatore con la legge n. 68 del 22 maggio 2015 da ottemperarsi da parte dei titolari delle attività cantieristiche in un determinato e ben precisato arco temporale. Nel corso della stessa operazione sono state altresì fatte oggetto di controllo pontili, punti d’ormeggio, strutture cantieristiche, sodalizi e ogni altra tipologia di attività ricettiva localizzata nel porto di torre del Greco, attività, quest’ultima che ha portato al deferimento all’Autorità competente di altri dieci soggetti titolari di attività per occupazione abusiva di aree e specchi acquei ed accertata realizzazione di innovazioni non autorizzate su aree in concessione. Circa 2500 (duemilacinquecento) i metri quadrati complessivi di specchi acquei risultati occupati abusivamente attraverso strutture d’ormeggio e numerose unità nautiche di diverse dimensioni immediatamente fatte sgombrare e ripristinare a seguito di diffida ad horas notificata a carico di soggetti concessionari e non.