Alla luce dei fatti un solo dato è chiaro: c’è stata scarsa trasparenza

Sul caso sollevato attraverso le pagine del giornale La Torre riguardante PIU Europa ed, in particolare, in riferimento all’articolo pubblicato sulla nostra testata avente come titolo "PIU Europa, opportunità p ersa" l’8 maggio scorso è intervenuto, dopo esplicita richiesta, il Sindaco Malinconico. Nello specifico il sindaco ha dichiarato: "PIU EUROPA UNA OPPORTUNITA’ PERSA, I PROGETTI CHE SI VOGLIONO REALIZZARE SONO BEN POCA COSA RISPETTO A QUELLI PROSPETTATI IN PASSATO. SCARSA TRASPARENZA – SCARSA PARTECIPAZIONE – MOLTI I PROFESSIONISTI RETRIBUITI SELEZIONATI ATTRAVERSO LE SHORT LIST Con delibera n. 233 del 24 aprile 2013, la G.M. ha proceduto alla definizione ed aggiornamento procedurale del programma PIU EUROPA rispetto a tutte le attività svolte dal 23 gennaio 2012 ovvero dalla data di sottoscrizione dell’accordo di programma, ad oggi, confermando tutti gli interventi già originariamente inseriti nel programma PIU EUROPA e definendo per gli stessi, modalità e procedure aggiornate allo stato di avanzamento della programmazione.
La Regione, ai fini dell’attuazione del programma, ha preso atto del provvedimento di G.M., legittimando e confermando, pertanto, la bontà e la coerenza del programma rispetto a quello originario, tant’è che ad oggi la Regione non ha attuato alcuna procedura di messa in mora nei confronti del Comune, non sussistendone motivazione. Il programma rimane, quindi, confermato per tutte le 12 opere ed i progetti sono stati, per la maggior p arte,anche approvati con specifiche deliberazioni di Giunta. Certamente ed evidentemente, il programma ha avuto un volano di velocità negli ultimi 12 mesi, anche perché si sono superate una serie di difficoltà operative iniziali, tipiche di qualsiasi programma complesso (definizione delle progettazioni, definizione delle approvazioni dei progetti, modifiche a seguito delle approvazioni da parte degli Organi di Tutela, avvio delle procedure di gara e così via).
Tali criticità, nei loro tempi, si sono superate, tanto è vero che, nella succitata delibera, è stato possibile definire un “crono programma” di attuazione che prevede la chiusura del PIU EUROPA entro i termini stabiliti dalla Regione. Per quanto afferisce la partecipazione, è doveroso rammentare che, i programmi complessi,il cui fattore strategico è proprio la partecipazione attiva nel- l ’interesse della collettività, si attuano per fasi e la prima fase, dove la partecipazione è essenziale per la definizione degli obiettivi e dei programmi nonché delle misure per concretizzarli, ha visto una concret a e fattiva partecipazione attraverso tutte le forme previste, si è conclusa. Ora siamo nella seconda fase, quella di attuazione del programma, ovvero di attuazione di quanto stabilito nella prima fase della partecipazione, il cui feedback si avrà nella terza fase, ovvero quando si passerà alla gestione delle opere realizzate. Relativamente all’utilizzo della short list, non è stato necessario attingervi poiché siamo in presenza di alte professionalità interne, se non limitatamente a due specifiche professionalità non presenti nella struttura comunale ovvero 1 progettista strutturale ed 1 specialista di sistemi informatici, necessari per l’ultimazione dei progetti. Opportunità persa? L’attività del Comune non si è limitata al programma PIU EUROPA, e, considerando lo stesso una scia di rinnovamento, ha colto l’opportunità per attivare anche altri progetti strategici come ad es. il porto e la zona mare il cui progetto di fattibilità è stato approvato dalla Regione come progetto da inserire nella programmazione dei porti strategici campani ai fini del rilancio turisti- co". Dopo un’attenta analisi della vicenda la nostra testata giornalistica non può non rilevare che anche le dichiarazioni del primo cittadino appaiono vaghe e, a nostro avviso, non del tutto esaustive. Ne elenchiamo i motivi: è grave che le nostre domande presentate, 3 anni fa, in VII Commissione e rivolte all’Arch. Giovanni Falanga non hanno mai trovato risposta; – purtroppo, l’opportunità la riteniamo persa; i progetti che si vogliono realizzare oggi sono ben poca cosa rispetto a quelli che ci sono stati prospettati in passato e, senza giri di parole, individuiamo delle forti responsabilità di questo fallimento – per noi de La Torre lo è – nei responsabili del PIU Europa: gli arch. Giovanni Falanga e Michele Sannino. Ma il Sindaco non avendo vissuto, appieno, la città non lo può ricordare. – in merito alle short list e ai progetti, abbiamo molte perplessità:
1- Quali sono i progetti proposti per il PIU Europa e a quali progettisti sono stati affidati;
2 – Perché non sono state utilizzate le short list, visto che nel corso degli anni sono state più volte aggiornate, ultimo aggiornamento marzo 2013;
3 – Visto che dei progetti sono stati proposti, come mai non si è riuscito ad avere i fondi, diversamente dai Comuni a noi vicini? A distanza di qualche anno, noi de La Torre possiamo affermare con certezza che siamo stati lungimiranti: i risultati sono deludenti, la vicenda di come siano andate le cose non è ancora chiara, pertanto, possiamo affermare con tranquillità che c’è stata scarsa trasparenza. Morale della favola: come è stato più volte denunciato da noi de La Torre c’è poca e scarsa trasparenza a vantaggio di un’opportunità persa. Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 05 giugno 2013