Comparto marittimo

(a) Torre del Greco – Continua il processo di privatizzazione della Tirrenia. Sedici comunicazioni d’interesse sono giunte a Fintecna, società incaricata della gestione del processo, per partecipare alla privatizzazione della compagnia marittima. E’ il caso di Moby Lines, MSC – Snav, Grandi Navi Veloci, Grimaldi Holding, Grimaldi Group (Manuel Grimaldi), Caronte & Tourist, Corsica Ferries. C’è anche una cordata siciliana, attiva attraverso il gruppo “Mediterranea holding navigazione”, società che tra gli azionisti, oltre alla Regione Sicilia, ha il Fondo Cepe di Simone Cimino, il greco Costantino Tomasos con la sua TT – Lines, l’armatore veneto Giovanni Visentini ed il Campano Salvatore Lauro. Inoltre, ci sono alcuni fondi di investimento (l’italiano F2i e gli stranieri Cinven, Cvc, Carlyle e Oak) e altre due società, tra cui una piccola Srl e una seconda non riconducibile ad alcun armatore. Il processo di privatizzazione si concluderà entro il 30 settembre prossimo venturo. Nessuna bocciatura dunque per ora.Anche i piccolini hanno convinto la commissione d’esame. C’è da dire, però, che il bando di gara in realtà prevedeva tra i requisiti patrimoniali, la dimostrazione di un patrimonio di 10 milioni di euro. Una piccola cifra se comparata con i bilanci degli armatori e dei fondi in lizza. Intanto i lavoratori del gruppo Tirrenia continuano a chiedere garanzie dei livelli occupazionali e salariali.

M.C.Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 3 marzo 2010