Ruspe al lavoro per rimuovere i resti crollati dello storico Palazzo Pedone. Sono iniziati solo da pochi giorni le attività per la rimozione delle macerie da parte dei titolari dello stabile crollato, come imposto da un’ordinanza comunale. Erano circa le 21,30 di lunedì 27 gennaio, quando a via Cesare Battisti, nei pressi del porto della cittadina corallina, a pochi passi dai Molini Marzoli e di fronte alla scuola media Monsignor Michele Sasso; è venuta giù la facciata di una villa, che per fortuna, essendo abbandonata, al momento del crollo, al suo interno non era presente nessuno. Fortuna anche che in quel momento la strada dinanzi al luogo del crollo era deserta. C’è stata solo tanta paura per le persone che abitano in zona, le quali hanno sentito un forte boato e subito si sono riversate per strada (qualcuno ha pensato all’esplosione di un ordigno o a scosse di terremoto), allertando i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e i vigili urbani, che arrivati sul posto hanno recintato l’area interessata. La memoria storica di alcuni anziani della zona racconta che la villa è appartenuta alla famiglia nobiliare dei Manfredi e il nome della struttura, in parte crollata, è Palazzo Pedone, dal nome della famiglia che l’ha acquistato all’asta nel 1920. La strada per il momento è stata chiusa al traffico, per permettere la rimozione dei calcinacci crollati che ostruiscono il passaggio delle automobili e temporaneamente è stato istituito il doppio senso per il ponte che immette su corso Garibaldi per consentire il transito nella zona Porto. Ora, però, non si conosce il destino che i proprietari vorranno riservare all’antico edificio e cioè se questo verrà totalmente abbattuto o ristrutturato.