L’avvocato Torrese punta il dito contro i politici locali: “Bravi solo a chiedere voti”

Era il 25 luglio 2011 quando a Palazzo Santa Lucia si tenne l’incontro tra il Governatore Stefano Caldoro, il sindaco Ciro Borriello, una delegazione del comitato Pro Maresca ed il pool di tecnici guidato dall’avvocato Gennaro Torrese. L’obiettivo era quello di trovare una soluzione per evitare che l’ospedale Maresca di Torre del Greco chiudesse i battenti. Siamo a fine settembre e da quel 25 luglio ad oggi tutto tace. L’ospedale di via Montedoro è più in bilico che mai.
“Sono francamente deluso dal silenzio delle istituzioni – afferma amaramente l’avvocato Torrese -. Dopo l’incontro del 25 luglio, dopo l’ennesima dimostrazione di civiltà della cittadinanza torrese, che aveva pacificamente manifestato per le strade principali di Napoli contro il pericoloso ed antieconomico declassamento del Maresca e dopo l’improvvisa, dubbia e tardiva scesa in campo del sindaco Borriello e del gruppo di politici al suo seguito, il Presidente Caldoro si era impegnato a mantenere inalterati i livelli di assistenza sanitaria per le popolazioni interessate e a rendere funzionale il nosocomio, garantendo il cosiddetto “Servizio di Chirurgia e Medicina d’accettazione ed urgenza H 24”. Tutto ciò, mi duole dirlo, fino ad ora nella sostanza non è avvenuto. Anzi. Ogni giorno – continua l’avvocato – assistiamo ad un continuo e mortificante depauperamento dell’ospedale torrese, come ad esempio la mancata previsione del cardiologo e del pediatra H 24”. Parole sacrosante, quelle del legale corallino, che vanno anche oltre il caso Maresca, fino a giungere ad una serie riflessione politica.
“Durante la recente campagna elettorale per le regionali 2010 – prosegue l’avvocato -, quando c’è stato da chiedere i voti ai nostri cittadini, ignari di questo ennesimo schiaffo alla popolazione, questi signori, accompagnati dai loro referenti su Torre del Greco, hanno promesso mare e monti, ricevendo tante preferenze. Adesso questi stessi politici sono tutti latitanti o fingono di interessarsi della questione Maresca, non facendo nulla di concreto per risolverla. Il trattamento riservato ai cittadini torresi dai politici e dai vertici della Regione Campania è assolutamente vergognoso ed ingiusto, per il valore storico, umano ed economico della città di Torre del Greco. È inquietante – Torrese torna poi a parlare di sanità locale – sotto i profili dell’emergenza ed urgenza, la pericolosa scopertura sanitaria di un territorio così vasto e popoloso ed è avvilente l’ottusità di chi è impegnato nel piano di rientro della sanità campana sia sotto il profilo politico che tecnico, perché la ristrutturazione e l’adeguamento del Maresca sarebbe stata più vantaggiosa sia in termini economici che logistici. Tale situazione di stallo è stata sicuramente causata dai tanti commissariamenti subiti dalle amministrazioni comunali succedutesi negli anni e dalla manifesta incapacità ed insipienza dei politici locali, forse negli ultimi tempi troppo dalla proposta shock del sindaco Borriello di accollarsi una parte dei rifiuti di Napoli e del vesuviano, senza pensare alle nefande ricadute sul nostro territorio, o dalle vicende legate agli abusi edilizi che vedono Borriello in prima persona implicato. Credo che la città di Torre del Greco abbia bisogno di una svolta epocale – conclude – e per fare ciò a breve darò vita, insieme all’avvocato Raffaele Russo e ad altri autorevoli amici, ad una associazione senza scopo di lucro e indipendente dai partiti che promuova e rilanci la città di Torre del Greco a tutti i livelli. Il nome di tale associazione sarà Nova Civitas”.
Marika Galloro
Mariella Ottieri
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 28 settembre 2011