Chi si aspettava che dalla bocca di Michele Schiano e Mario Casillo uscissero rassicurazioni importanti per il futuro dell’ospedale Maresca è rimasto certamente deluso

(a) Torre del Greco – Chi si aspettava che dalla bocca di Michele Schiano e Mario Casillo uscissero rassicurazioni importanti per il futuro dell’ospedale Maresca è rimasto certamente deluso. Il tavolo di confronto organizzato dal Comitato Pro Maresca nella sala convegni del Bottazzi è buono giusto per tracciare un primo bilancio di un anno di lotta civica e per evidenziare la critica situazione del personale medico che opera all’interno del nosocomio di via Montedoro. Per il resto, la toccata e fuga dei consiglieri regionali Schiano e Casillo – il primo è presidente della Commissione regionale sanità – non porta a nessuna schiarita per le sorti dell’ospedale Maresca. Che, al momento, restano inesorabilmente legate alla delibera n°440 dello scorso marzo, e quindi alla completa realizzazione del polo ospedaliero di Boscotrecase nei prossimi 18 mesi. “Sino ad ora – ha affermato Mario Basillo – a prevalere è stata la sola demagogia politica, con guerre di manifesti e pesanti accuse. Di fronte ai problemi della collettività, la politica deve essere in grado di superare le distanze. Pertanto, propongo di convocare un consiglio regionale tecnico per discutere in che modo recuperare il deficit sanitario”. Assente Franklin Picker (responsabile per l’assistenza ospedaliera n.d.r.), la spinosa questione della carenza di personale è stata poi affrontata da Schiano: “Assieme a Morlacco (il neo sub commissario regionale alla sanità) discuterò dello sblocco del turn over, mentre per i prossimi giorni convocherò Vittorio Russo (Manager dell’Asl NA3Sud) per avere chiarimenti sulle domande d’impiego da parte dei precari per lavorare al Maresca”. Domande che, denunciano gli attivisti del comitato, non vengono mai prese in considerazione. “Dobbiamo esigere prestazioni efficienti e corrette – afferma il sindaco Ciro Borriello al termine della conferenza – e non voglio più ascoltare storie di medici che disincentivano i cittadini a recarsi al Maresca per usufruire di assistenza. L’ospedale funziona e deve risorgere”. In conclusione, un incontro partecipato e che ha dato voce a tutti, dal quale però non è emerso alcun impegno politico di rilievo: le solite promesse di ‘convocare una parte e poi l’altra’ per provare a ‘trovare una soluzione a questo o l’altro problema’. Ma qual’è il piano per far resuscitare il Maresca?
Nino Aromino
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’1 giugno 2011