Emergenza occupazionale, solo un rimedio precario da parte dell’amministrazione Malinconico. Si attende per il 21 novembre il verdetto del Tribunale del Lavoro

Dopo oltre un mese di protesta giunge solo una mezza soluzione per i 28 operatori ecologici rimasti senza lavoro in seguito al passaggio di consegne tra ditte impegnate nella raccolta rifiuti a Torre del Greco. La vertenza lavorativa, per i netturbini estromessi dal servizio di spazzamento in seguito all’avvicendamento tra ‘Fratelli Balsamo Srl’ – la società colpita da interdittiva antimafia e che per anni, soprattutto sotto l’amministrazione Borriello, ha provveduto al servizio di igiene urbano – e la municipalizzata porticese ‘Leucopetra Spa’, al momento lascia tirare un piccolo sospiro di sollievo per i lavoratori che da circa 50 giorni presidiano Palazzo Baronale per avere rassicurazioni sul proprio futuro occupazionale. 25 assunzioni part-time da 20 ore settimanali per 15 giorni lavorativi: questa la soluzione individuata e concertata tra l’amministrazione Malinconico e i sindacati di categoria (il bando per il nuovo reclutamento è stato preparato in tempi record, così come i primi colloqui presso lo Studio Staff Napoli di Piazza Bovio nel capoluogo partenopeo n.d.a.), una soluzione sufficiente per l’immediato e magari utile a tamponare la crisi rifiuti che imperversa per le strade cittadine – centro e periferia questa volta davvero non fa differenza, sono sporche in egual modo – ma che non risolve il nodo lavoro per gli operatori ecologici torresi vista l’assunzione a tempo determinato per soli 15 giorni. Una chiamata a tempo che potrebbe trasformarsi in piena garanzia occupazionale solo se il Tribunale del Lavoro di Napoli – cui hanno adito i lavoratori in seguito al provvedimento di estromissione dal servizio spazzamento – dovesse esprimersi in maniera favorevole al ricorso presentato dai 28 netturbini per difendere i propri diritti lavorativi: un eventuale accoglimento del ricorso da parte dei giudici (il verdetto è atteso per mercoledì 21 novembre) decreterebbe il reintegro immediato dei lavoratori nel servizio di igiene urbano. In attesa della sentenza dei giudici del lavoro, per gli aspiranti 25 operatori ecologici che hanno dimostrato, così come richiesto dal bando, “specifica esperienza nel ruolo e di possedere una conoscenza del territorio torrese”, è stata già espletata la fase delle visite mediche e di tutti gli adempimenti formali. Speranze e futuro restano ora esclusivamente legate al verdetto dei giudici.
Nino Aromino

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 7 novembre 2012