Chioschi e gazebo, per un totale di 45 strutture, per la procura di Torre Annunziata abusive, sono al centro di un maxi sequestro a ridosso degli ingressi degli scavi di Pompei.
I carabinieri hanno messo sigilli in piazza Esedra, piazza Anfiteatro e via Roma. Il decreto emesso dal gip oplontino su richiesta dell’ufficio inquirente guidato da Nunzio Fragliasso riguarda 63 indagati per invasione di terreno pubblico. Un chiosco abusivo, poi, il 46esimo, è stato sequestrato d’iniziativa dai militari dell’Arma. Souvenir, gelati, street food erano la merce venduta dalle strutture illegali ai turisti in visita al parco archeologico.
Il provvedimento preventivo nasce da indagini legate a numerose anomalie rilevate dai carabinieri nell’occupazione del suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali presenti in specifici siti di Pompei. Il ripristino della legalità nella cosidetta ‘buffer zone’ degli scavi è una delle tappe della riqualificazione dell’area.
Una consulenza tecnica, oltre a rilievi nei sopralluoghi, hanno permesso di accertare come i chioschi e i gazebo utilizzati per le attività di vendita nei pressi degli scavi archeologici avessero, di fatto, assunto caratteristiche di opere non amovibili, stabilmente ancorate al suolo, e quindi idonee a determinare un’occupazione abusiva e permanente del suolo pubblico, in alcuni casi protrattasi per decenni.
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