Il commissario straordinario impone la chiusura del Pronto Soccorso e di Urologia

(a) Torre del Greco – Torna critica la situazione dell’ospedale Maresca. A gelare i trecentomila utenti del nosocomio di via Montedoro è una delibera del commissario straordinario, che impone la chiusura del reparto di Urologia entro il 16 febbraio e la sospensione del servizio di Pronto Soccorso ad inizio estate. La decisione arriva come un fulmine a ciel sereno e distrugge le speranze di salvezza del presidio ospedaliero corallino. Il primo cittadino torrese Ciro Borriello commenta: “Inspiegabile l’ulteriore smantellamento dell’ospedale Maresca. Si prevede uno scenario drammatico per la sicurezza e l’emergenza sanitaria in un territorio con un’altissima utenza. In merito, dalle istituzioni competenti, avevamo avuto ben altre assicurazioni e destinazioni per lo storico e prestigioso nosocomio. Chiedo un’audizione urgente alla Commissione Sanità della Regione”. Borriello, inoltre, spiega che i vertici avevano assicurato un riordino del piano sanitario campano meno scellerato: “Sottolineo che il piano di riordino della sanità campana prevedeva soluzioni più ragionate. I fatti, purtroppo, dimostrano che tutte le iniziative messe in campo dai sindaci e dai comitati civici dell’area interessata non sono valse assolutamente a nulla. Sono consapevole che la difficile questione muove da lontano e non da adesso. In questo momento non ci interessano le colpe e le cause, ma unicamente la salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini, che confidano nella politica come bene pubblico. Pertanto, noi non ci rassegniamo nel prospettare per il Maresca solo un mero presidio ad indirizzo riabilitativo. Una condizione inaccettabile – conclude il primo cittadino – sostanzialmente si anticipa lo smantellamento ancora prima di aver organizzato la riconversione della struttura ”. Riprendono anche le proteste organizzate. Il comitato pro Maresca ed il pool di avvocati che sta lavorando per la salvezza del nosocomio corallino, hanno partecipato alla “giornata della vita”, manifestazione tenutasi in villa comunale organizzata dal presbiterio di Torre del Greco. Lunedì 7 febbraio, invece, la protesta ha visto la cittadinaza riversarsi in piazza Santa Croce per esprimere il loro dissenso alla chiusura del reparto di Urologia e del Pronto Soccorso. Torna ai minimi storici la speranza di veder salvo il presidio ospedaliero torrese che, ormai da anni, è in agonia.
Andrea Scala
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 9 Febbraio 2011