Nuovo episodio di maltrattamenti in famiglia. I carabinieri dell’aliquota radiomobile di Torre del Greco, coordinati dal maggiore Michele De Rosa, hanno tratto in arresto un torrese di 49 anni, già con precedente penali. Si tratta di Crescenzo Matrone, che è agli arresti domiciliari nell’abitazione di cupa bianchini. I reati contestati al Matrone sono incendio e maltrattamenti in famiglia, evasione, ancora maltrattamenti in famiglia e danneggiamento.
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L’uomo e’ stato sorpreso in via Scappi, all’esterno della casa dei suoceri, mentre minacciava la moglie 52enne, che da alcuni giorni si era allontanata dal loro domicilio a causa dell’atteggiamento violento dell’uomo. In preda all’ira, Crescenzo Matrone ha danneggiato l’auto del suocero 80enne.
La moglie e il suocero di Matrone, in sede di denuncia hanno riferito precedenti episodi di violenza, dovuti allo stato di alterazione da abuso di alcol. Solo pochi giorni fa, il 49enne si è reso protagonista di un altro episodio.
Crescenzo Matrone, dipendente della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, pregiudicato di 49 anni, agli arresti domiciliari per aver incendiato un bar, 10 giorni fala ha pensato bene di abbandonare l’abitazione dove sta scontando la condanna per andarsi ad ubriacare. La cosa sarebbe passata inosservata (e l’avrebbe passata liscia) se non fosse stato per il fatto che l’abuso di alcol gli è stato particolarmente dannoso. Infatti, dopo l’abbondante bevuta, Crescenzo Matrone ha perso i sensi. Le persone presenti sul posto (a pochi passi dall’abitazione dell’uomo) hanno chiamato il 118. Subito, il 49enne era stato trasportato all’ospedale Maresca e proprio qui era stato scoperto che l’uomo in realtà era un pregiudicato che aveva evaso l’obbligo dell’arresto presso il proprio domicilio. Ricordiamo che Crescenzo Matrone il 7 giugno del 2013, sempre ubriaco aveva incendiato l’esterno di un bar dove si erano rifiutati di servigli alcoolici. Infatti, i militari dell’Arma dopo aver raccolto le prove, ritennero che c’erano gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Crescenzo Matrone, 49 anni, residente in via Cappella Bianchini, ritenendo che la notte del 7 giugno 2013, aveva cosparso di liquido infiammabile il pavimento e la parete esterna di un bar su via Cristoforo Colombo, di proprietà di un 38enne del luogo, dandovi fuoco e provocando lievi danni al muro esterno del locale. Il 49enne fu identificato dai carabinieri grazie ai fotogrammi della video sorveglianza del locale pubblico. Poi, durante la perquisizione domiciliare dell’abitazione dell’uomo, i militari dell’arma, guidati dal capitano Michele De Rosa, hanno rinvenuto gli abiti utilizzati dall’uomo durante l’azione criminosa. Gli uomini del capitano De Rosa ritennero che, il gesto sia riconducibile ad una lite verbale nata nel pomeriggio precedente col proprietario del bar che si era rifiutato di servigli alcoolici in quanto il 49enne era già palesemente ubriaco. L’uomo, già con precedenti, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il primo dicembre  2013 dal gip di Torre Annunziata per incendio doloso, fu condotto prima al carcere di Poggioreale e poi gli furono concessi gli arresti domiciliari. Ora, dopo l’ennesimo episodio che lo ha visto protagonista, Crecsenzo Matrone è di nuovo ai domiciliari in attesa di rito direttissimo.